Le Spighe Verdi 2021 per i Comuni rurali sono state annunciate questa mattina in conferenza telematica con i sindaci vincitori. 59 località rurali potranno fregiarsi, in questa sesta edizione, del riconoscimento Spighe Verdi 2021, rispetto alle 46 dello scorso anno: 18 sono i nuovi ingressi, 5 i Comuni non confermati. Sei i riconoscimenti assegnati in Calabria: Belcastro, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro, Sellia, Trebisacce.
Spighe Verdi è un programma nazionale della FEE – Foundation for Environmental Education, l’organizzazione che rilascia nel mondo il riconoscimento Bandiera Blu per le località costiere, pensato per guidare i Comuni rurali, passo dopo passo, a scegliere strategie di gestione del territorio in un percorso virtuoso che giovi all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità. Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema Spighe Verdi, FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità. Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano; l’accessibilità per tutti senza limitazioni. Questi sono solo alcuni degli indicatori che guidano il programma e che saranno suscettibili di variazioni, in un’ottica di miglioramento continuo e di massimo coinvolgimento dei Comuni italiani. Quest’anno è stato introdotto tra gli indicatori anche AGRIcoltura100, realizzato da Confagricoltura e Reale Mutua che premia le aziende sostenibili.
«Il costante aumento del numero dei Comuni ‘Spighe Verdi’ – ha sottolineato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – dimostra che cresce di anno in anno la sensibilità verso la sostenibilità, l’economia circolare, la valorizzazione dei prodotti tipici, l’accoglienza, ovvero i temi che caratterizzano il programma di FEE, al quale Confagricoltura collabora con convinzione dalla prima edizione. Non a caso abbiamo scommesso da tempo e crediamo profondamente nella necessità di un rilancio delle aree interne del Paese e dei centri che hanno nell’agricoltura il loro punto di forza. La pandemia ha accentuato questa convinzione e fornito ulteriori elementi per stimolare le amministrazioni pubbliche a investire in questa direzione». «Il nostro settore – continua Giansanti – svolge un ruolo di primaria importanza, a fianco dei Comuni, non solo nella tutela e nella valorizzazione dei territori, ma sempre più nella transizione ecologica che coinvolge anche le città rurali, con le loro imprese e comunità. Siamo fieri di essere protagonisti del programma di ‘Spighe Verdi’ nel segnare le tappe di questo cambiamento che pone al centro l’agricoltura, il paesaggio rurale e la cura del territorio».
«Oggi la sostenibilità economica, ambientale e sociale rappresentano i cardini del dibatto in materia di Next Generation EU e di riforma della PAC – ha evidenziato il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli – ma tengo a sottolineare che sette anni fa il vostro programma ha avviato un percorso pioneristico in materia di buone prassi per lo sviluppo delle aree e delle popolazioni rurali. La partecipazione di Confagricoltura testimonia in maniera concreta il ruolo centrale del settore primario nella difesa del paesaggio, nella tutela della biodiversità e nella produzione di alimenti di qualità. A questo si aggiunge l’esperienza maturata nel tempo da FEE Italia che ha consentito di misurare la sostenibilità dei territori, sviluppando e implementando, tramite una serie di indicatori, una procedura di valutazione e monitoraggio delle azioni dei Comuni». «Oggi la grande sfida dell’agricoltura – ha concluso il Ministro Patuanelli – è quella di produrre di più e meglio, preservando le risorse naturali e garantendo un’equa distribuzione del valore lungo la filiera».
x
x