CATANZARO Il Tar Calabria, sezione di Catanzaro, ha rigettato l’istanza di sospensione cautelare degli effetti dell’ordinanza contingibile ed urgente del Presidente della Regione Calabria «per la gestione dei rifiuti urbani», proposta dall’Ato di Crotone.
Il giudice amministrativo ha pronunciato il decreto nel contenzioso instaurato dallo stesso Ambito Territoriale Ottimale pitagorico nei confronti della Regione oltre che dell’Ato di Cosenza e della Sovreco Spa, non costituiti in giudizio.
Alla base dell’atto impugnato la constatazione dell’imprescindibilità del «ricorso all’utilizzo della discarica “per rifiuti pericolosi e non” in località Columbra del Comune di Crotone» stante l’interruzione dei conferimenti nelle discariche di San Giovanni in Fiore e Cassano allo Ionio, e i noti problemi degli Ato di Cosenza e Reggio.
Secondo l’Ato di Crotone «l’attività di conferimento nella discarica di “Columbra” potrebbe dare luogo ad una miscelazione di rifiuti pericolosi». Motivo per il quale era stato chiesto l’intervento urgente previa sospensione dell’efficacia del provvedimento. Secondo il giudice «le preoccupazioni di parte ricorrente in ordine ai riflessi di natura ambientale che l’esecuzione dell’atto impugnato avrebbe sul territorio del Comune di Crotone e dell’Ato di Crotone» sono «legittime e coerenti», tuttavia questo aspetto va bilanciato con l’“emergenza rifiuti” prospettata dalla Regione ,«di concreta e non trascurabile rilevanza nel pieno della stagione estiva e turistica». Pertanto, nel bilanciamento effettuato dal Tar prevale l’interesse oggetto del provvedimento della Regione «ferma restando la cognizione collegiale propria dell’udienza camerale cautelare ordinaria» fissata per il prossimo 8 settembre 2021.
x
x