ROMA «È paradossale che il Cosenza calcio, nonostante ripetute pronunce della giustizia sportiva a suo favore nella vicenda che vede coinvolto il Chievo Verona, non sia ufficialmente riammesso in serie B, e sia di fatto costretto a non poter allestire la squadra per affrontare il prossimo campionato. Ho voluto investire del caso inedito nella sua gravità la presidenza del Consiglio dei ministri attraverso un’interrogazione con la quale ripercorro – punto per punto – tutte le tappe della vicenda e sollecito un immediato intervento del Governo, finalizzato a ripristinare regole e diritti già sanciti e clamorosamente disattesi». Ad affermarlo è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: «Nella mia interrogazione richiamo il documento approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Cosenza, con cui si chiede la riammissione in B della squadra rossoblù, e sollecito il Governo ad attivarsi affinché il presidente della Figc Gravina dia subito corso alla decisione del Collegio di Garanzia, riammettendo il Cosenza calcio in serie B non attendendo né le motivazioni sulle determinazioni del Collegio di garanzia, né tantomeno gli esiti di un ricorso al Tar». «In alcun modo, d’altronde, il verdetto sportivo che ha visto soccombere il Chievo Verona – prosegue la deputata – potrebbe essere messo in discussione. Vigilerò affinché questa pagina, che al momento di sportivo e trasparente ha ben poco, possa in tempi rapidissimi chiudersi e restituire alla società, alla squadra, ai tifosi e a un’intera comunità il diritto a competere nella serie cadetta».
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