CATANZARO «Stiamo vivendo un’esperienza straordinaria, testimonianza di una Calabria capace di percorsi sostenibili e simbolo di comunità rurali orgogliose di un passato che può essere reinterpretato con il concorso di tutti». Sono le parole di Giuseppe Rotiroti, presidente dell’Ats “La nocciola biologica di Calabria”, nel descrivere quanto accade da qualche anno tra i comuni di Cardinale e Torre di Ruggiero.
Il territorio è segnato dallo scorrere, a volte impetuoso, a volte placido, del fiume Ancinale, sui declivi delle colline – riparate dalle Serre Calabresi – il microclima ha infatti permesso l’arrivo e l’affermazione della Tonda di Calabria, una cultivar in grado di regalare nocciole valutate tra le migliori al mondo.
Un gruppo di produttori, riuniti in Ats, è protagonista del riscatto di questa straordinaria produzione con il recupero dei vecchi noccioleti, la messa a dimora di nuovi impianti, la configurazione di una filiera produttiva di qualità e, soprattutto, identitaria.
L’esperienza, oggetto di sostegno nell’ambito della Misura 3 – Intervento 3.2.1. del PSR Calabria 2014/2020, sarà approfondita e raccontata in un incontro pubblico che si terrà mercoledì 2 agosto, con inizio alle 17.00, presso il Madreperla Resort di Torre di Ruggiero.
L’incontro, che sarà chiuso dall’Assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo, prevede la partecipazione delle istituzioni locali, gli interventi di Rosario Acunto, presidente dell’Associazione Nazionale “Città della Nocciola”, Giuseppe Rotiroti, presidente Ats, Antonio Clasadonte, divulgatore Arsac, Giacomo Giovinazzo, direttore generale Dipartimento Agricoltura, Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria.
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