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Altomonte, arresto cardiaco: arriva il drone con defibrillatore – VIDEO

Il Comune calabrese tra le tre città ad avviare il progetto pilota che «rivoluziona il soccorso» e salverà 25.000 vite ogni anno

Pubblicato il: 02/08/2021 – 12:16
Altomonte, arresto cardiaco: arriva il drone con defibrillatore – VIDEO

COSENZA Il Comune di Altomonte è tra le tre città del Mezzogiorno coinvolte nel progetto pilota nazionale “Sanitary Emergency Urban Air Mobility” (cardioprotezione area tempo dipendente). I dettagli sono stari svelati, questa mattina nella sede di Confindustria a Cosenza, dal sindaco Gianpietro Coppola insieme al presidente nazionale della Società italiana sistema 118 Mario Balzanelli ed il Commissario ad Acta per l’Asp di Cosenza Vincenzo La Regina. Il progetto prevede, in sintesi, l’invio di droni, coordinato e guidato dalla Centrale operativa 118, incaricati di portare un defibrillatore immediatamente sulla scena di un arresto cardiaco improvviso. «Il Sanitary Emergency Urban Air Mobility – sottolinea Coppola – è un sistema di soccorso avanzato pre-ospedaliero che ha come obiettivo quello di recuperare tempo prezioso per le manovre salvavita. Consente, infatti, di mettere a disposizione di chiunque un defibrillatore che arrivi nel posto giusto, davanti al paziente giusto, nel momento giusto, attraverso un drone, integrando le dinamiche di arrivo tempo dipendenti dei mezzi e degli equipaggi di soccorso del Sistema 118».

Tempi rapidi e 25.000 vite da salvare

«I droni saranno teleguidati dalle sale operative del 118 più vicino al luogo dell’evento. Salveremo molte vite, grazie alla celerità dell’intervento. Contiamo di arrivare entro tre minuti sul posto e 4-5 minuti prima delle ambulanze», dice Mario Balzanelli. «Questo significa salvare 25.000 vite all’anno». Non solo il defibrillatore, i droni infatti potrebbero portare «plasma nel caso di un incidente stradale, oppure antidoti se pensiamo ad uno choc anafilattico che potrebbe colpire anche chi lavora in alto mare e dunque difficilmente raggiungibile». «E’ un percorso che rivoluziona il soccorso medico». «Un’azienda sanitaria che guarda al futuro non può che sposare questo tipo di progetto, e abbiamo il dovere di intervenire per ridurre il numero di vittime di infarto cardiaco», ha chiosato Vincenzo La Regina, commissario dell’Asp di Cosenza. (f. b.)

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