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operazione “inter nos”

Le mani della ‘ndrangheta sulla sanità reggina, ai domiciliari il consigliere regionale Paris – I NOMI

Eletto nel 2020 nella lista dell’Udc con 6.358 voti, Nicola Paris (dato in avvicinamento alla Lega) è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione

Pubblicato il: 02/08/2021 – 10:39
Le mani della ‘ndrangheta sulla sanità reggina, ai domiciliari il consigliere regionale Paris – I NOMI

REGGIO CALABRIA C’è anche il consigliere regionale in carica Nicola Paris tra gli arrestati di stamattina nell’inchiesta “Inter Nos” che ha portato all’emissione di 17 misure cautelari e al sequestro di imprese per un valore oltre 12 milioni di euro.
Eletto nel 2020 nella lista dell’Udc con 6.358 voti, Paris è finito agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione. L’inchiesta della Dda di Reggio Calabria è molto ampia e riguarda diverse famiglie mafiose. Tra gli arrestati, infatti, ci sono soggetti intranei o ritenuti vicini alle cosche Serraino di Reggio Calabria, Iamonte di Melito Porto Salvo e Floccari di Locri.

Chi è il consigliere regionale arrestato

Dipendente dell’Ansaldo Breda, Nicola Paris era stato eletto con il centrodestra nel 2011 al consiglio comunale di Reggio Calabria, poi sciolto nel 2012 per infiltrazioni mafiose. Rieletto con il centrosinistra nel 2014 a Palazzo San Giorgio, nel 2020 è tornato a destra e si è candidato alla Regione con l’Unione di Centro. Nel 2020 è entrato a  Palazzo Campanella con 6358 voti. Paris è componente delle commissioni permanenti “Assetto del territorio”, “Politiche sociali e del lavoro” e delle commissioni speciali “Statuto e regolamento”, “Controllo e garanzia”. È inoltre consigliere delegato ai “Grandi eventi e tradizioni popolari” e all’edilizia scolastica. Paris aveva lasciato l’Udc nel gennaio 2021 con una lettera nella quale parlava di un «lento naufragio politico del partito, i cui vertici non sono riusciti in questo anno di legislatura a valorizzare politicamente lo straordinario risultato elettorale conseguito nella provincia di Reggio Calabria in virtù dell’impegno e della coesione di tutti i candidati, aggregati grazie all’ottimo lavoro svolto dall’ex vicecoordinatore regionale Luigi Fedele». E nelle ultime settimane, rumors politici parlavano di un suo avvicinamento alla Lega (non era passata inosservata la sua presenza al fianco del governatore reggente Nino Spirlì in una delle più recenti visite di Matteo Salvini a Reggio Calabria.

In carcere sono finiti: 

Chilà Domenico (cl.’63)

Chilà Antonino (cl. 67)

Lauro Giovanni (cl. ’77)

D’Andrea Antonino (cl. ’85)

Macheda Francesco (cl. ’49)

Calabrò Nicola (cl. ’50)

Corea Giuseppe (cl. ’69)

Costarella Massimo (cl. ’64)

D’Andrea Mario Carmelo (cl. ’55)

Ai domiciliari sono finiti: 

Ambrogio Filomena (cl. ’57)

Zaccuri Angelo (cl. ’56)

Delfino Lorenzo (cl. ’67)

Piccolo Sergio (cl. ’77)

Valente Gianluca (cl. ’75)

Idà Salvatore (cl. ’64)

Paris Nicola (cl. ’81)

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