CROTONE Trentaquattro dirigenti del Partito democratico della provincia di Crotone chiedono il superamento di Franco Iacucci, commissario della federazione pitagorica. Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, ma di una decisione maturata a conclusione di un percorso che era stato avviato dal commissario regionale Stefano Graziano, che avrebbe dovuto concludersi con la ripresa delle attività politiche nella federazione crotonese, ferma da quasi un anno.
L’obiettivo di Graziano era quello di ricompattare le fila per affrontare nel migliore dei modi la prossima campagna elettorale. Una decina di giorni fa il commissario regionale ha nominato la nuova segreteria del partito, nella quale ha collocato anche i crotonesi Sergio Contarino, componente dell’assemblea nazionale, e Alessandra Pugliese dei Giovani democratici.
La provincia pitagorica non era rappresentata in prima battuta da altri. Su questa nomina non ci sono state proteste ufficiali, ma qualcuno si è mosso ed ha ottenuto i risultati: dopo qualche giorno l’organismo voluto da Graziano ha fatto spazio a Marilina Intrieri e Giuseppe Falcomatà. Nei giorni successivi Graziano ha organizzato una riunione on line con alcuni dirigenti di Crotone. Probabilmente queste riunioni sono state fatte anche nelle altre province della Calabria. Alla riunione di Crotone hanno partecipato, tra gli altri, i tre componenti della segreteria regionale e Iacucci, commissario provinciale. Secondo quanto è stato possibile apprendere si è trattato di un confronto non proprio sereno, che ha avuto anche momenti di forte tensione e a conclusione del quale Iacucci ha annunciato la volontà di nominare, nella giornata di martedì, la segreteria provinciale. Cosa che probabilmente ha tentato di fare e che ha provocato la reazione dei 34 dirigenti che hanno firmato il documento con il quale si chiede il suo superamento. A questo proposito si bisbiglia che Iacucci avrebbe proposto una segreteria di parte. Non inclusiva.
La reazione c’è stata ed ha prodotto un nuovo mescolamento delle forze che da anni si scontrano su Crotone. Insieme a Contarino, Sergio Arena, Carolina Girasole, Pepè Corigliano, Alessandro Giancotti il documento porta le firme di dirigenti che, sino a qualche giorno fa, si trovavano su un altro fronte. Si tratta della segretaria cittadina di Crotone, Antonella Stefanizzi, di Simona Mancuso dell’assemblea nazionale, di Giuseppe dell’Aquila, di Gino Murgi già segretario di federazione, di Pietro Secreti e di Franco Seminario. C’è stato un rimescolamento importante per la gestione futura del partito. Non hanno firmato il documento Marilina Intrieri, Arturo Pantisano, Mario Galea e il sindaco di Isola Capo Rizzuto Maria Grazia Vittimberga, che già avevano una posizione critica nei confronti di quell’area del partito che annoverava Contarino, Arena, Corigliano e gli altri. Tra i non firmatari ci sono anche Antonio Barberio e Nicola Belcastro che, nel recente passato, avevano condiviso altre posizioni. C’è da dire che tra i firmatari del documento ci sono i tre candidati alle elezioni regionali dell’autunno scorso (Arena, Girasole e Murgi) e due componenti su tre dell’assemblea nazionale del partito (Contarino e Mancuso). (redazione@corrierecal.it)
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