CATANZARO Pace fatta o quasi nel centrodestra e obiettivi spostati dallo strappo tra Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia alle candidature. Con qualche sorpresa dietro l’angolo proprio nei ranghi di Fdi. La questione è delicata, come capita sempre nei giorni che precedono la composizione delle liste, attività arricchita (qualcuno dice complicata) dalle quote rose fissate per legge. Davanti ai meloniani di Calabria ci sono un paio di questioni: una certezza, quella che la parola finale sulle candidature sarà pronunciata a Roma, e una prospettiva – per ora ventilata – che potrebbe provocare qualche mugugno: la mancata riproposizione delle candidature per tutti i consiglieri regionali uscenti. Si tratta di Luca Morrone, Giuseppe Neri e Filippo Pietropaolo. Uno per ogni circoscrizione, da Nord a Sud, per quello che sarebbe un mini terremoto. Si tratta di un’ipotesi, per adesso, che viene considerata concreta soprattutto per Morrone, rinviato a giudizio nel processo Passepartout, nato da un’inchiesta della Dda di Catanzaro sugli appalti a Cosenza.
Il percorso, comunque, appare in salita anche per i colleghi Neri e Pietropaolo. Se dovesse passare la linea dell’azzeramento tutti dovranno trovare una nuova collocazione nelle truppe del centrodestra che sostengono la corsa di Roberto Occhiuto.
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