CATANZARO Al 30 giugno 2021 la Regione Calabria ha certificato una spesa dei fondi comunitari 2014-2020 di oltre 915 milioni, 53 milioni in più del target comunitario previsto per il 2021. Lo hanno reso noto il presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, e il dg del Dipartimento Programmazione comunitaria della Regione, Maurizio Nicolai, in una conferenza stampa alla Cittadella. Il dato positivo – hanno poi spiegato Spirlì e Nicolai – determinerà per la Regione Calabria una premialità quantificata in 82 milioni.
«Oggi è una mattinata davvero felice», ha esordito Spirlì, aggiungendo: «Quando siamo partiti a marzo scorso, Jole Santelli aveva in testa un sogno, e una pretesa, cioè che la Calabria recuperasse la propria immagine positiva anche in Italia e nel mondo, passando per l’Europa. Noi avevamo perso credibilità perché non si riusciva a spendere un centesimo dei fondi europei e a fare una programmazione adeguata. Oggi invece siamo arrivati al punto che, grazie al nostro lavoro e confronto quotidiano, nel mese di giugno abbiamo chiuso un’attività che in altri anni si chiudeva anche dopo dicembre. Non solo non siamo il fanalino di coda spento, ma – ha rilevato il presidente ff della Giunta – siamo tra le prime e più virtuose Regioni d’Italia, tanto da guadagnarci dall’Europa stessa il famoso premio, pari a 82 milioni, che arrivano in più e che serviranno ai calabresi e ai territori calabresi anche per recuperare i ritardi, i silenzi, le inadeguatezze di un passato che ci auguriamo sia passato definitivamente. Questi sono i risultati di cui i calabresi devono prendere atto: quando politica e amministrazione vanno di pari passo formano virtù, e la virtù è dimostrata dai numeri. I numeri – ha aggiunto Spirlì – dicono che i fondi che avremmo dovuto spendere in tutto il 2021 li abbiamo già destinati a progetti concreti, e l’abbiamo fatto in sei mesi invece che in 12 mesi, e poi addirittura abbiamo una premialità che ci consente di ottenere altri fondi per i nostri territori, a differenza di quanto avveniva in passato. Siamo arrivati alla stretta di mano cordiale con l’Europa fatta di approvazione e considerazione».
A illustrare i dati è stato, quindi Nicolai. «La Commissione – ha esordito il dg della Programmazione comunitaria della Regione – ci aveva assegnato un obiettivo di 861 milioni di spesa da certificare entro il 31 dicembre 2021, alla chiusura finanziaria del 30 giugno 2021 noi abbiamo certificato 915 milioni, quindi 53 milioni rispetto al target di dicembre 2021. Questo significa che il prossimo obiettivo comunitario lo avremo il 31 dicembre 2022, e quindi chi verrà dopo di noi potrà lavorare con grande serenità. Questo comporta l’attivazione di una premalità, quotata sul totale della spesa rendicontata, pari a 81-82 milioni, che sono liberi, cioè da riprogrammare». Nicolai ha quindi aggiunto: «Ci siamo messi all’interno di un circuito virtuoso di credibilità istituzionale. Questo è importante. Ci tengo a ricordare quando la presidente Santelli mi disse “non mi interessano i numeri ma la reputazione”, e ce l’abbiamo fatta anzitutto come reputazione e poi ci sono anche i numeri, che sono “violenti”. Tra l’altro parliamo di spesa certificata, perché quella effettiva è anche di più. Oggi diamo conto di una promessa fatta in un’altra conferenza stampa lo scorso 18 dicembre, quando il presidente Spirlì pretese un risultato al 30 giugno, e il risultato c’è». Nicolai ha poi riferito che «è stata anche accettata dalla Commissione europea la proposta di chiusura della programmazione 2007-13. Questo ciclo – ha ricordato il dg – aveva creato tanto imbarazzo: è stato un lavoro duro, non facile e non scontato, forse ancora più difficile, ma questo è un altro grande obiettivo raggiunto». Ora – ha quindi concluso Nicolai – «c’è il futuro, la programmazione 2021-27. Il nostro programma è pronto, lo si potrebbe approvare tra un’ora in Giunta, ma il governo ha spostato la presentazione al 15 settembre – mi piace dirlo – con il voto contrario della Regione che voleva 22 luglio perché eravamo pronti. Abbiamo ottenuto 4 miliardi secchi, forse abbiamo chiesto troppo e questo fa tremare i polsi ma dobbiamo assumerci una grande responsabilità. La Calabria è 268esima su 281 Regioni come disagio sociale, nel cluster con due regioni rumene, con Guadalupe, Martinica e Macedonia Greca: quindi dobbiamo cambiare», Nicolai infine ha ricordato che la Regione ha anche previsto interventi per 9 miliardi nell’ambito del Pnrr. (a. c.)
x
x