COSENZA «Risponde con argomenti meditati e approfonditi il Circolo dell’Avanti di Cosenza a quanti in questi giorni, presi dalla foga di emergere dal grigiore in cui hanno sempre galleggiato, trascinando con essi l’intera comunità, tentano di catturare l’attenzione dei cosentini con proposte estemporanee e assolutamente fantasiose». Così in una nota del circolo intitolato a “Giacomo Mancini”.
«Con un documento dal titolo “Il futuro della città si costruisce a partire dalla sua storia” – spiegano – il circolo dell’Avanti, che ha promosso nelle ultime settimane la candidatura a sindaco di Giacomo Mancini, ripercorre la storia dell’urbanistica cosentina dagli anni ’60 ai primi anni 2000. Un lungo excursus storico con cui vengono spiegate il senso e l’importanza urbanistica di infrastrutture come l’autostrada SA-RC, la superstrada Paola/Crotone, la nuova linea ferroviaria Paola/Cosenza, la strada sopraelevata di raccordo alla 107, la nuova stazione ferroviaria di Vaglio Lise. E vengono pure richiamate opere di importanza fondamentale, come il Viale Mancini, la pedonalizzazione del centro, il recupero del lungo fiume Crati-Busento, la nuova piazza Spirito Santo».
«Dall’analisi – aggiungono – emerge che le idee di Mancini sindaco erano in linea con gli obiettivi dello sviluppo sostenibile europeo ancora oggi di grande attualità: incrementare la prosperità economica e l’occupazione, promuovere le pari opportunità, l’integrazione sociale e il recupero dei quartieri in difficoltà e migliorare l’ambiente urbano. Dopo Mancini sindaco si è passati ad un nuovo modello che ha puntato su azioni di edificazione quantitativa e discontinuità: non più un’area urbana unita, ma divisa tra le sue parti, progettando per singoli interventi senza una visione d’insieme nella quale la nuova opera pubblica si collocava e l’area urbana è stata deturpata nella sua unitarietà. Oggi la crisi si manifesta in tutto il suo spessore ed è soprattutto una crisi di idee. Per il Circolo dell’Avanti, il nodo cruciale dell’urbanistica dell’intera area urbana non può che essere quello dell’arrivo dell’alta velocità nella nostra città, cui i futuri Amministratori della nostra città dovranno necessariamente ambire. Un obiettivo da perseguire sempre nell’ottica della ricucitura dell’area urbana, con lo sguardo fisso all’identità storica di Cosenza e Rende e affrontando i temi della mobilità pubblica e privata, dell’ospedale, dell’Università , del Centro Storico, dei rifiuti, della cultura, e più in generale, di tutti i servizi a domanda collettiva, in un confronto attento e ambizioso e che parta da una profonda conoscenza della nostra storia, oltre che da un profondo amore per questa città».
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