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la polemica

Pd Crotone, cresce il fronte contro il commissario Iacucci

Ai 34 firmatari del documento critico alla guida del partito si aggiunge anche il presidente dell’assemblea provinciale dem Galea

Pubblicato il: 04/08/2021 – 10:30
di Gaetano Megna
Pd Crotone, cresce il fronte contro il commissario Iacucci

CROTONE  Cresce il fronte contro il commissario provinciale del Partito democratico di Crotone, Franco Iacucci. Nelle ultime ore, ai 34 dirigenti che hanno chiesto la testa di Iacucci, si è aggiunto Mario Galea, già capogruppo nel consiglio comunale di Crotone e presidente dell’assemblea provinciale del partito. Galea è un punto di forza dell’area che non ha firmato il documento dei 34. Evidentemente c’è stato un avvicinamento delle posizioni e, nonostante le divergenze tra le varie correnti che si combattono all’interno del Pd, le stesse potrebbero avere trovato un punto di incontro nel progetto di defenestrare Iacucci. Galea ha diffuso una nota stampa nella quale evidenzia di volere chiarire la propria posizione «stante le interpretazioni equivoche e non veritiere che si rincorrono in queste ore circa la posizione politica sulla sfiducia data al commissario Iacucci da oltre l’80 per cento del partito di Crotone». L’ex capogruppo in consiglio comunale ribadisce  di avere avuto e di continuare ad avere una posizione  «assolutamente, critica sulla gestione del partito crotonese da parte del compagno Franco Iacucci». Insomma la sua firma al documento dei 34 non è stata posta perché intendesse sostenere Iacucci. «Il commissario, non crotonese, – chiarisce Galea – ha da oltre un anno e mezzo con comportamenti irrispettosi occupato il partito crotonese sospendendo qualsiasi attività, arrecando un danno enorme in termini politici ed elettorali al più grande partito della sinistra italiana». Secondo Galea «la mancanza di qualsivoglia agibilità democratica e i soprusi in danno della città di Crotone da parte di Iacucci sono stati molti e gravi». Continuando nel suo attacco, Galea aggiunge: «La città ha dovuto subire per la prima volta nella storia repubblicana l’assenza di una lista della sinistra storica nella competizione elettorale amministrativa per il capriccio di un dirigente inadeguato, prepotente ed arrogante il quale con un comportamento maleducato ha imposto ai tre consiglieri comunali uscenti e alla segretaria cittadina e altri dirigenti di presentarsi all’elettorato senza il simbolo dopo essere stato lui incapace, insieme ad altri dirigenti locali, di formulare alcuna lista». In questo passaggio si fa riferimento alla questione della mancata presentazione di una lista e di candidato a sindaco alle elezioni amministrative di Crotone, tenutesi lo scorso autunno. Non avendo presentati liste e candidato a sindaco il Pd, come sottolinea Galea, per la prima volta da quando è nata la Repubblica non ha eletto nessun rappresentante nel consiglio comunale della città pitagorica. «Lo stesso commissario – aggiunge – che prima ha chiuso il partito e oggi si appresta a fare il bis del fallimento non riuscendo a trovare alcuna candidatura credibile per la Regione”» Il problema oggi, quindi, non è più il fallimento della mancata presentazione della lista Pd alle elezioni comunali, ma la proposizione di candidati del Crotonese alle prossime elezioni regionali. A Crotone, non solo Galea, in molti temono che sia in atto un progetto per non far eleggere nell’assise regionale nessun rappresentante della provincia pitagorica. Si teme che anche altri livelli del Pd guardino alla provincia pitagorica solo come un serbatoio di voti per candidati di altri territori. Un meccanismo che ha fatto scattare la molla per  il superamento delle divisioni interne. Tra i 34 firmatari del documento ci sono soggetti che, sino a qualche giorno fa, nemmeno si salutavano.

«In più in queste ore – continua a scrivere Galea – nonostante la richiesta di una sua cacciata da parte dell’ 80 percento dei dirigenti (34 firmatari, ndr)  tenta goffamente di fare un coordinamento di minoranza dimostrando di voler ancora occupare illegittimamente il partito anche se sfiduciato pensando che siamo tutti gonzi». Negli ultimi giorni Iacucci, dopo circa undici mesi di assenza totale, ha tentato di nominare la segreteria provinciale e la reazione da parte delle aree del Crotonese, come si è visto, è stata immediata. Evidentemente la proposta del commissario provinciale scontentava tutti. Sempre secondo Galea «il commissario tra l’altro pretende di continuare a tramare contro Crotone e i suoi legittimi interessi, volendo restare in sella come commissario mentre già si appresta a volersi candidare alla Regione in quel di Cosenza». Concludendo, Galea scrive: «Mi auguro, pertanto, che il commissario Graziano e il partito nazionale assumano al più presto le dovute e urgenti iniziative affinché il Pd di Crotone abbia una guida che conoscendo profondamente vicende, dinamiche, storie del territorio rilanci l’azione politica del più grande partito della sinistra italiano. Da parte mia e di tante compagne e compagni non faremo mancare alla nostra amata Crotone il nostro impegno». Galea non è l’unico della sua area politica a pensare che Iacucci debba essere rimosso.

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