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Carenza idrica

Il sindaco di Cotronei forza l’impianto e ripristina fornitura idropotabile: esposto di Sorical

Grave la situazione anche sull’acquedotto Lese che alimenta il Crotonese e il Basso jonio cosentino, dove manca oltre il 60% d’acqua

Pubblicato il: 06/08/2021 – 12:38
Il sindaco di Cotronei forza l’impianto e ripristina fornitura idropotabile: esposto di Sorical

CATANZARO Nel ultime ore, al ripartitore di Trepidò, località della Sila crotonese sul lago Ampollino, si sta letteralmente combattendo una battaglia a colpi di ordinanze e denunce per il diritto all’acqua. A causa della carenza idrica il sindaco di Cotronei, Nicola Belcastro, il 2 agosto ha emesso un’ordinanza nei confronti di Sorical, società di gestione delle risorse idriche regionali, per ripristinare «con effetto immediato» la normale fornitura idropotabile nel suo comune e nei villaggi di Trepidò.
Nell’ordinanza il sindaco avvisava che in mancanza di esecuzione entro le ore 11 del 5 agosto «considerata l’essenzialità del servizio» avrebbe provveduto con proprio personale ad effettuare le manovre necessarie al ripristino della portata idrica. E così è accaduto: il sindaco Belcastro, indossando la fascia tricolore, insieme ad alcuni operai, ha provveduto a riaprire il flusso d’acqua verso il suo comune. In questo modo, però, è stata ridotta la portata di acqua verso il comune di San Giovanni in Fiore. Immediata la reazione del sindaco di quest’ultimo centro, Rosaria Succurro, che nella notte del 5 agosto – accompagnata dalla giunta, dalla polizia locale del suo Comune e da personale di Sorical, si è presentata al partitore di Cotronei, anche lei indossando la fascia tricolore in un territorio di sua competenza, per avere ragione della mancata fornitura di acqua e ripristinare il flusso verso la propria cittadina.
Nella mattinata di oggi Sorical ha poi presentato un esposto ai carabinieri per il sabotaggio del ripartitore.
«L’ordinanza è stata impartita nei confronti di Sorical – afferma il sindaco Belcastro – affinché provvedesse a mettere fine a questa grave crisi, se necessario anche mettendo in campo investimenti su questo territorio che ormai da troppo tempo viene lasciato in balia di se stesso; e nulla abbiamo contro i nostri comuni limitrofi i quali si trovano nelle nostre stesse condizioni e con i quali siamo pronti a collaborare istituzionalmente in maniera fattiva per la risoluzione del problema».
«A causa della scarsità di risorsa – sostiene ancora Belcastro – siamo costretti da troppi anni a dover ripartire l’esigua risorsa idrica che, ricordo ad alcuni, viene captata nel nostro comune».

Gravi carenze nel Marchesato e nel Cosentino

Ben più grave è la situazione che si è venuta a creare sull’acquedotto Lese che alimenta tutti i comuni del Marchesato Crotonese e Campana, Scale Coeli, Mandatoriccio, Pietrapaola, Terravecchia, Cariati nel cosentino, dove da alcune settimane e per tutto il pomeriggio e notte, manca oltre il 60% dell’acqua per far funzionare correttamente l’impianto di potabilizzazione. È in corso un’azione di controlli congiunta tra addetti della Sorical e forze dell’ordine sull’asta fluviale del fiume Lese e Cannavò. Dall’impianto di potabilizzazione in questo momento vengono erogati circa 65 litri al secondo contro i 110 in condizioni di normalità.
«La mancanza dell’oltre il 50% di acqua potabile – riporta una nota della società di gestione delle acque calabresi – impedisce il riempimento di tutti i serbatoi comunali. In assenza delle giuste portate, Sorical raccomanda ai gestori comunali di procedere all’ottimizzazione della risorsa disponibile controllando sprechi e abusi tra la popolazione e procedendo alla chiusura/parzializzazione delle uscite notturne dei serbatoi per avere maggiore risorsa idrica al mattino.  È evidente e comprensibile che Sorical potrà addurre e suddividere in maniera equa e pro-quota, a prescindere da Ordinanze urgenti e contingibili che intimano l’immediato ripristino delle normali condizioni di fornitura, la risorsa idrica disponibile che ovviamente risulta essere particolarmente carente in questa stagione fortemente siccitosa e che nei prossimi giorni potrebbe tra l’altro peggiorare. È pertanto auspicabile oltre ad invitare continuamente ad un utilizzo assolutamente parsimonioso della risorsa,  di non dover registrare atti di sabotaggio e/o manomissione nei confronti di un sistema acquedottistico così complesso. Solo questo ci consentirà di distribuire almeno in maniera equa i disagi alla popolazione che necessariamente, ns. malgrado, si stanno registrando». 

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