Ultimo aggiornamento alle 15:02
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

l’emergenza

I roghi invadono Acri, Capalbo: «Un disegno criminoso ordito da “bestie”»

Il sindaco non ha dubbi sulla natura dei roghi. Intervenuti Vigili del fuoco da Salerno. Vicinanza di Istituzioni e politici. Evacuate 150 persone

Pubblicato il: 07/08/2021 – 12:37
I roghi invadono Acri, Capalbo: «Un disegno criminoso ordito da “bestie”»

ACRI «Ti rimane un senso di impotenza quando vedi persone piangere perché rischiano di perdere tutto quello che hanno costruito nelle loro vite. Per fortuna questo non è successo perché la macchina dei soccorsi ha funzionato». A parlare al Corriere della Calabria è il sindaco di Acri, Pino Capalbo. La lunga notte di fuoco nella cittadina dell’entroterra cosentino si è conclusa con un bilancio meno grave di quanto si pensasse nei concitati momenti prima dell’arrivo dei soccorsi che sono riusciti a domare le fiamme prima che invadessero il centro abitato.
Quando i roghi hanno iniziato a propagarsi, il sindaco – ad un festival silano per portare i saluti istituzionali del Comune – è stato subito richiamato ad Acri. La situazione è apparsa subito molto grave. «Sono tornato con urgenza – racconta – perché la situazione dalle 17-18 era assolutamente peggiorata. Veder piangere le persone fa sentire anche responsabili per cose commesse in maniera dolosa da bestie, delinquenti del mestiere – ne sono convinto – perché è inimmaginabile vivere quello abbiamo vissuto». Capalbo si dice convinto della natura dolosa dei roghi appiccati nel territorio acrese, che hanno devastato ettari ed ettari di terreno. In tutto sette, pressoché contemporanei tra loro e in punti strategici, come ad esempio in prossimità del Centro storico «perché lì un arrivo dei soccorsi sarebbe stato più difficile». Tra i punti interessati anche l’impianto rifiuti dismesso. «Alle 5 di stanotte siamo intervenuti sulla discarica perché si era riaccesa. Queste bestie – aggiunge rivolgendosi ai presunti piromani – sono andate ad appiccare il fuoco anche lì».

L’arrivo dei soccorsi e la vicinanza di Istituzioni e autorità politiche

Pino Capalbo, sindaco di Acri

Dopo lo scampato pericolo per le vite e le case, si fa la conta dei danni. Durante le operazioni circa 150 persone sono state evacuate dalle loro abitazioni. «Dovremo confrontarci con Arpacal per verificare l’esistenza di un eventuale danno ambientale».
Ciò che ha evitato conseguenze peggiori è stata la pronta reazione delle forze in campo, dai Vigili del fuoco alla protezione civile. «Ieri sono intervenuti Vigili del fuoco da Salerno» rimarca Capalbo. «Il sistema regionale ha assolutamente funzionato. E per quanto creda che i sindaci debbano risolvere da soli i loro problemi, ho sentito il presidente regionale Spirlì che si è dimostrato pronto a sostenere una situazione emergenziale». Ma il governatore non è stato l’unico ad avere a cuore l’emergenza acrese: «Ho sentito anche il ministro Francesco Boccia e il commissario (del Pd Calabria, ndr) Stefano Graziano che si sono adoperati molto ed hanno manifestato grande vicinanza al territorio». Nel frattempo anche diversi sindaci e associazioni di volontariato dei paesi limitrofi si sono attivati per fronteggiare l’emergenza. Capalbo ringrazia tutti benché nella sua voce si legga la preoccupazione e «l’impotenza» di fronte a quello che è stato e sarebbe potuto essere.

«Incendi sicuramente di natura dolosa»

Capalbo non ha dubbi: «I roghi sono stati di natura dolosa. Ci saranno sicuramente gli organi inquirenti che accerteranno eventuali responsabilità, ma mi è sembrato un piano strategico». Il dispiegamento di forze tra Vigili del fuoco, carabinieri e polizia ha limitato i danni. Non si contano decessi, salvo quello di un uomo morto d’infarto mentre le fiamme di appropinquavano alla sua abitazione «ma non so – dice Capalbo – se possa essere stata una concausa della paura del fuoco». E conclude: «La paura è che questo attacco vile, frutto di un disegno criminoso, possa riprendere già domani. Hanno devastato ettari ed ettari di terreno con la consapevolezza che avrebbero potuto fare anche male quando il fuoco si è spinto in prossimità delle abitazioni». (redazione@corrierecal.it)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x