CATANZARO «Per la sanità calabrese servono progetti, servono azioni concrete e serve addivenire ad un profondo cambiamento, che tenga conto di quello che è il quadro mondiale e nazionale». Così Luigi Novello, di recente transitato tra le fila dell’Udc. «Il comparto sanitario, in Calabria, – aggiunge – è indietro e, con esso, arrancano i livelli essenziali di assistenza. Nulla di nuovo, rispetto a ciò che sappiamo ormai da anni e nulla di nuovo rispetto ad un commissariamento, che non ha prodotto nulla. Anzi, che ha prodotto il nulla. Uno stallo, se non addirittura un peggioramento palese e grave, che trova radici in cause ataviche, che non si ha il coraggio di affrontare. Per prima cosa, paghiamo l’assenza di un progetto di riforma generale dell’assistenza sanitaria regionale, ospedaliera e territoriale. Servono delle proposte operative per la ridefinizione del sistema sanitario e l’elaborazione di nuovi modelli organizzativi, che siano in grado di soddisfare i bisogni di salute dei cittadini, attraverso il potenziamento delle funzioni assistenziali delle strutture ospedaliere di ricovero, ottimizzando le risorse esistenti, evitando duplicazioni di servizi ed implementando la creazione di nuovi servizi specialistici. Insomma, è necessaria una forte e leale sinergia tra il mondo medico e la politica, al fine di arrivare ad un’inversione di marcia, che non può più aspettare».
La politica deve essere capace di offrire linee guida di alto livello e con una visione ambiziosa e di spessore. Le parole non servono più. Cavalcare i problemi, che tutti ormai conosciamo, solo per accaparrarsi qualche voto, non serve a nessuno».
E conclude: «La sanità calabrese è moribonda e urge una manovra shock per riportarla in vita. Una manovra, che è rappresentata da quella riforma da tempo è attesa e che soltanto con la professionalità e l’esperienza del mondo medico, potrà trovare radici e vedere la luce. Questo dev’essere un obiettivo primario, se vogliamo realmente dare una speranza di crescita alla nostra regione, oltre che fiducia e certezze ai calabresi, che meritano una sanità sicura e funzionale e meritano un’assistenza all’avanguardia e vicina alle loro necessità».
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