CATANZARO «Ancora una volta le aree naturali protette si trovano nella morsa di incendi devastanti. Al parco Nazionale dell’Aspromonte, in Calabria, si è consumata una tragedia con due vittime con un fronte del fuoco di proporzioni enormi». Lo afferma il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri. «nel parco delle Madonie, in Sicilia, le fiamme – ricorda Sammuri – hanno colpito un intero tessuto produttivo orientato alla sostenibilità ed è partita una campagna dio solidarietà con raccolta fondi a favore della comunità che è stata pesantemente colpita. A questo si aggiungono i danni incalcolabili per la distruzione di biodiversità e habitat naturali che ogni incendio comporta e l’indignazione per quando si scoprono gli inneschi da parte di mano criminali.Occorre un piano straordinario su più livelli, innanzitutto per il potenziamento del monitoraggio e del sistema antincendio, con il rafforzamento dei presidi per i parchi per le attività di prevenzione, repressione e spegnimento. E poi – prosegue il presidente di Federparchi – occorrono investimenti di lungo periodo per intervenire in azioni di mitigazione e adattamento ai mutamenti climatici i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti. Sono scelte da mettere in campo rapidamente utilizzando anche i fondi del Pnrr i cui progetti, è bene ricordare, devono essere in gran parte orientati alla sostenibilità e alla tutela della biodiversità».
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