REGGIO CALABRIA L’Aspromonte brucia ancora dopo tre giorni di incendi che hanno provocato, venerdì, due vittime e danni tremendi in provincia di Reggio Calabria. A Bagaladi il sindaco Santo Monorchio ha proclamato il lutto cittadino per la tragica morte di Margherita e Antonino Cilione (foto Gazzetta del Sud), di 53 e 34 anni, rispettivamente zia e nipote, che hanno perso la vita nel tentativo di salvare il proprio uliveto dalle fiamme. I loro corpi sono stati trovati accanto a un trattore che probabilmente avevano messo in moto per cercare di creare una linea tagliafuoco. Antonino Cilione, ex consigliere comunale di Bagaladi, si è messo alla guida del mezzo ma sarebbe stato sopraffatto dal fumo che, alimentato
dallo scirocco, lo avrebbe investito facendogli perdere i sensi. La zia, poco distante, sarebbe accorsa per aiutarlo e sarebbe stata avvolta dalle fiamme.
L’amministrazione comunale ha deciso di issare le bandiere a mezz’asta e invita tutti i cittadini a partecipare ai funerali, che si svolgeranno questa sera, a partire dalle 17, nella Chiesa di San Teodoro Martire, a Bagaladi.
Il fuoco, intanto, continua a flagellare l’area e si è spostato nell’entroterra del comune di Condofuri, in particolare tra la frazione di Gallicianò e il Monte Scafi. Ma è tutta la regione a combattere con le fiamme. Le operazioni di spegnimento proseguono in particolare a Cosenza, Reggio Calabria e Crotone. 65 interventi nelle ultime 12 ore, 5 Canadair al lavoro tra Bagaladi, Condofuri e Badolato.
La situazione nella zona grecanica è drammatica. A Roccaforte del Greco, un centro di circa 500 abitanti, le fiamme hanno raggiunto il municipio e il borgo è stato invaso dal fuoco. Mancano acqua ed energia elettrica. A Marina di San Lorenzo 50 persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni. Immane lo sforzo degli uomini impegnati nelle operazioni di spegnimento: Vigili del fuoco agli operai di Calabria Verde ai volontari, dagli uomini della Protezione civile, forze dell’ordine.
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