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De Magistris: «La Calabria ha bisogno di uno shock politico. Pd un call center, la destra ha già fallito»

Il sindaco di Napoli presenta il proprio progetto. «Oliverio? Aperti a chiunque ma non c’è spazio per trasformisti. Avremo solo candidati di rottura»

Pubblicato il: 09/08/2021 – 12:26
De Magistris: «La Calabria ha bisogno di uno shock politico. Pd un call center, la destra ha già fallito»

LAMEZIA TERME Luigi de Magistris spiega, in prima battuta, che la sua coalizione non ha nulla a che vedere con il «call center» del centrosinistra, costretto a impegnarsi in mille telefonate per individuare Amalia Bruni come candidato. E «non siamo quelli che hanno già dato prova di sé fallendo, come la coalizione che sostiene Occhiuto». Dice anche, l’ex pm di Catanzaro, che «la Calabria ha bisogno di uno shock politico, di una rottura. Ma ha bisogno di persone che abbiano esperienza di governo e accanto a me ci sono persone valide». La presentazione del progetto politico del terzo polo, in un hotel di Lamezia Terme, serve al sindaco di Napoli per ribadire alcuni concetti, specie nel rapporto con il centrosinistra e con Mario Oliverio. Il primo chiuso presto («Pd e M5S volevano soltanto che ci facessimo da parte»), il secondo di fatto ancora in corso, ma a certe condizioni. 

«La Calabria deve ripartire dai diritti»

«La Calabria del riscatto deve partire da persone credibili e coerenti, pulite, libere e coraggiose e che non hanno le mani nel sistema con un programma chiaro», esordisce de Magistris, che alle spalle ha i simboli delle forze che lo sostengono: “De Magistris”, “DemA”, “Uniti per de Magistris”, “Per la Calabria”, “Un’altra Calabria è possibile” (la lista di Mimmo Lucano), “Equità per la Calabria”, “Liberamente Progressisti”, “Primavera della Calabria” (promossa da Anna Falcone), “Calabria resistente e solidale”. Per de Magistris, «la Calabria ha bisogno di diritti, lo vediamo in questi giorni: manca l’acqua, manca la raccolta dei rifiuti, manca una depurazione efficiente, manca la tutela del territorio con gli incendi devastanti di questi giorni, manca la tutela della salute e va ricostruita la filiera della sanità pubblica, mancano i diritti perché – sostiene il candidato governatore – c’è una politica incapace che pensa solo al proprio tornaconto personale».

«Condivido il documento dei vescovi»

«Noi facciamo esattamente da anni – e la mia storia lo garantisce – ciò che hanno auspicato ieri i vescovi di Calabria», aggiunge poi de Magistris sottolineando che «nella nostra coalizione non ci possono stare donne e uomini compromessi con stagioni politiche che noi vogliamo lasciarci alle spalle. Il documento dei vescovi lo condivido perché – prosegue il candidato presidente – fa proprio questi passaggi. Il casellario giudiziale è previsto, ma non è sufficiente, perché può anche capitare che tu sia stato condannato in maniera definitiva ma moralmente puoi appartenere alla nostra coalizione perché hai subito una condanna ingiusta che non c’entra nulla con il malaffare».

«Settimana decisiva per le liste»

«Noi faremo delle valutazioni persona per persona e storia per storia», rileva poi evidenziando che «questa è la settimana decisiva. Noi per domenica concluderemo le liste, che ovviamente saranno sottoposte al vaglio del controllo popolare, dei cittadini, di chiunque le voglia vedere, dalla commissione antimafia eccetera. La nostra storia in questo momento non può essere attraversata da elementi che mettono a rischio la totale credibilità della nostra figura e della mia storia come espressione di rottura del sistema e affidabilità di governo. E chi è preoccupato che nelle scelte rigorose in tema di valutazione etica, morale, culturale, politica si possano perdere voti non ha capito nulla. È la quarta campagna elettorale che faccio, la più difficile, per la legge elettorale che c’è, ma – spiega de Magistris – noi vinciamo se sapremo essere credibili nell’essere e nell’apparire».

«Mai seduti al tavolo del centorsinistra perché non siamo una forza del centrosinistra»

Quindi, i passaggi più prettamente politici della conferenza stampa. «Molti chi fanno la domanda: qual è la vostra posizione con il Pd, il M5S, Oliverio, il centrodestra? La domanda su Pd e M5S – spiega de Magistris – si è un po’ consumata ma è la stessa risposta che darei oggi per Oliverio. Noi non ci siamo mai seduti al tavolo del centrosinistra con Pd e M5S perché non siamo una forza di centrosinistra. Siamo un polo popolare civico, che viene dal basso, che ascolta camminando, frequenta la strade, le piazze, i borghi, i webinar. Quello che altri definiscono populismo perché loro tra la gente non ci stanno più e non sanno più cosa significa stare tra la gente. Noi siamo un popolo che parla a tutti: con il 50% degli astenuti, con il mondo di sinistra, a quelli del Pd delusi dalle gerarchie del Pd da 40 anni autoreferenziali, ai tanti sindaci e consiglieri del Pd, parliamo a tutti quelli che avevano creduto al cambiamento nel 2018 con i 5 Stelle ma poi delusi perché sono andati con tutti, persino con Berlusconi. Noi però – ribadisce il candidato governatore – parliamo anche ai moderati, ai conservatori, ai liberali, a quelli di destra che non si riconoscono in una destra attraversata da commistioni, opacità, inchieste, intrallazzi di criminalità organizzata. Basta pensare a quest’anno di Spirlì e di governo di centrodestra per pensare di mandarli a casa quanto prima, perché dal diritto all’acqua, alla salute, gli incendi, è un disastro. La Calabria ha bisogno di uno shock politico, di una scossa. Di una rottura di un sistema politico fradicio. La Calabria ha bisogno di persone competenti e pulite, e accanto a me ce ne sono».

«Oliverio? Aperti a tutti ma non siamo un treno per trasformisti»

Il “dilemma” Oliverio: «Noi abbiamo una posizione molto chiara, per Oliverio – afferma de Magistris – vale quello che abbiamo fatto con il Pd e M5S. Dopo aver detto che eravamo una grande risorsa democratica, ci hanno chiesto solo una cosa: farci da parte. Quello che poteva essere un grande laboratorio, come dicono spesso il segretario del Pd o il nuovo presidente M5S, non interessa. Lo stesso diciamo a Oliverio e a chiunque ci vuole guardare con interesse: vi interessa la nostra coalizione come l’unica alternativa? A Oliverio, a Conte, a Letta, a chi è interessato a noi e a dire che è finita con quel sistema e guardare al popolo che avanza come l’immagine del “Quarto Stato” e far venire verso di noi facce e storie credibili, diciamo che non abbiamo preclusioni per nessuno, ma – specifica il candidato alla presidenza della Regione – se qualcuno pensa invece che de Magistris e la sua coalizione siano un’occasione per trasformismi politici o per far salire qualcuno sul treno in corsa non funziona così. Per noi i voti si prendano con le storie credibili, non con i pacchetti di voti, questi sono “paccotti di voti” che non ci interessano, perché se vuoi cambiare devi essere libero, ma non lo sei se dietro hai qualcuno che ti condiziona perché hai fatto compromessi morali».

«Centrodestra e centrosinistra già pronti ad accordarsi»

«Vedo tanto entusiasmo, credo – aggiunge de Magistris – che a ottobre ci saranno due voti che si possono dare: uno per il cambiamento, rappresentato dalla mia coalizione, e dall’altra parte Bruni e Occhiuto o anche altri – ma credo Bruni e Occhiuto alla fine – sarà il sistema che conosciamo e che anzi più passano i giorni sarà unito contro di noi per farci perdere. Sanno come mettersi insieme, fanno finta di essere avversari alla Regione ma magari discutono sul sindaco di Cosenza… La storia di 40 anni di Regione insegna che se anche vince il centrodestra il centrosinistra avrà le sue quote garantite, se vinciamo noi sarà garantito il popolo e il sistema sarà sconfitto».

«Bruni? La saluterò con affetto quando sarò presidente»

De Magistris infine si sottopone alle domande dei giornalisti. A chi gli ricorda in reiterati inviti della Bruni ad aggregarsi alla sua coalizione, il candidato del polo civico risponde: «Ancora? andiamo avanti. La andrò a salutare con affetto da presidente della Regione Calabria».

Il dribbling alla domanda su una sua candidatura nelle circoscrizioni

Infine, de Magistris dribbla la domanda su una sua possibile candidatura anche al Consiglio regionale come capolista nelle tre circoscrizioni. «Vi sorprenderemo con la rivoluzione», risponde con il tono di chi non vuole, in realtà, rispondere a una domanda scomoda.

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