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Partiti al lavoro, inizia la corsa dei candidati alle Regionali – I NOMI

Qualche new entry e problemi di “collocazione” per alcuni big del centrodestra (come Gentile ed Esposito). Il centrosinistra ripropone gli uscenti e si confronta con il codice etico. Ed ecco i nomi…

Pubblicato il: 10/08/2021 – 13:45
Partiti al lavoro, inizia la corsa dei candidati alle Regionali – I NOMI

CATANZARO È un lavorio per il momento sotto traccia, ma è anche una corsa folle perché le lancette corrono, il periodo – l’agosto forse più caldo di sempre – non aiuta e la fretta rischia di far commettere errori imperdonabili. Candidati governatori, schieramenti e partiti sono nel pieno delle trattative per la definizione delle liste alle Regionali del 3-4 ottobre, tra caselle chiuse, caselle da chiudere (soprattutto nelle quota rosa), dubbi di vario genere, veti (anche esterni) e rigorosi controlli per evitare di incappare in nomi e figure borderline, setacciati attraverso codici etici e informali riscontri giudiziari. Una scrematura a valle che starebbe producendo esclusioni eccellenti e mettendo in dubbio più di una candidatura ritenuta invece certa. Ecco un punto della situazione, ovviamente provvisorio.

Centrodestra

Nel centrodestra sembra rientrata la tensione tra Fratelli d’Italia e Forza Italia, originata sul livello nazionale ma proiettatasi su quello territoriale, alla luce dello scambio epistolare di ieri tra il candidato presidente, il capogruppo azzurro alla Camera Roberto Occhiuto e la coordinatrice dei meloniani calabresi Wanda Ferro. Lo stesso Occhiuto ha riferito di avere ormai già, di fatto, pronte, e pronte per essere consegnate anche al vaglio della Commissione antimafia, tra le 7 e le 8 liste, a partire da quella del presidente, che a quanto sembra dovrebbe chiamarsi “Forza Azzurri”: in realtà, a quanto si apprende, c’è ancora più di un nodo da sbrogliare. Sul piano numerico probabilmente il centrodestra avrebbe una potenza di fuoco molto superiore a quel “range”, ma a quanto risulta le severissime “regole di ingaggio” imposte dallo stesso Occhiuto hanno consigliato di non esagerare con la proliferazione delle liste, in modo da evitare di imbarcare “la qualunque”, tra trasformisti e riciclati dell’ultima ora. A parte qualche eccezione, in generale molti degli uscenti saranno confermati. Problemi di abbondanza vengono dati in Forza Italia, che su Reggio dovrebbe riconfermare Giovanni Arruzzolo e Mimmo Giannetta mentre per Raffaele Sainato si tratta di capire quale valutazione potrà avere il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Inter Nos””. Quanto a Cosenza veleggia l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo, che guiderà la lista forzista nella sua circoscrizione. Nell’area centrale supervisione del coordinatore regionale di Forza Italia, Giuseppe Mangialavori, e del coordinatore provinciale di Catanzaro, Mimmo Tallini: tra i “papabili” candidati ci sono Claudio Parente, già due volte consigliere regionale, il primario di cardiologia dell’ospedale di Vibo Michele Comito, Antonello Talerico, presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro, l’editore Salvatore Gaetano. In Fratelli d’Italia – riferiscono fonti accreditate – resterebbero sempre in bilico le posizioni di Giuseppe Neri e Luca Morrone, sui quali ci sono forti “resistenze” romane per questioni di opportunità, mentre tra le novità spicca quella di Antonio Montuoro, vicepresidente della Provincia di Catanzaro, che sarà candidato nella circoscrizione centro. Quanto alla Lega, “schivato” l’incidente di candidare Nicola Paris, che nelle ultime settimane era dato in avvicinamento al Carroccio ma ora appare fuori gioco dopo il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Inter Ros”, si punta sulla riconferma dei quattro uscenti, tutti ricandidati: Tilde Minasi, Filippo Mancuso, Pietro Raso e Pietro Molinaro. In campo anche l’Udc, protagonista di una massiccia campagna acquisti: con lo Scudocrociato si candideranno, tra gli altri, oltre al capogruppo uscente Giuseppe Graziano, anche Flora Sculco, Luigi Novello e Sergio Costanzo. Ci sarà poi la lista di “Cambiamo” ispirata dal governatore ligure Giovanni Toti, anche questa molto attiva nello scouting: tra i papabili candidati, a Reggio l’ex consigliere regionale Candeloro Imbalzano, e nell’area centro l’ex presidente della Provincia di Vibo Valentia Francesco De Nisi e l’ex consigliere regionale di Forza Italia Frank Mario Santacroce. E poi, “Noi con l’Italia” di Maurizio Lupi, nel quale – riferiscono fonti accreditate – potrebbe trovare accoglienza l’area che fa riferimento a Pino Gentile e Baldo Esposito, che avrebbero trovato la porta chiusa in Forza Italia e anche nella lista del presidente, anche se si parla di un possibile percorso separato tra i due: sempre secondo fonti accreditate i Gentile starebbero valutando se lanciare Katya, la figlia di Pino, riallacciando contatti con la Lega, che sulla piazza di Cosenza è data, in effetti, un po’ con il fiato corto. Con “Noi con l’Italia”, che potrebbe inglobare anche l’Idm di Orlandino Greco, potrebbero candidarsi l’ex consigliere regionale Franco Sergio e il lametino Tranquillo Paradiso, ex consigliere provinciale di Catanzaro.

Centrosinistra

Frenetico lavoro anche da parte della candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Amalia Bruni, che avrebbe imposto un rigorosissimo filtro per la composizione delle liste della sua coalizione, che dovrebbero essere tra le 7 e le 8. In casa Pd vengono dati per certi i nomi di Nicola Irto e Mimmetto Battaglia nella circoscrizione reggina (in forse invece Giovanni Nucera), nell’area centrale l’uscente Luigi Tassone, il sindaco di Soverato Ernesto Alecci (per l’area Base Riformista dopo la rinuncia alla ricandidatura da parte di Libero Notarangelo), il presidente di “Socialisti&Democratici” Fabio Guerriero, il già segretario provinciale della Cgil Raffaele Mammoliti, nella circoscrizione cosentina il capogruppo regionale uscente Mimmo Bevacqua e il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci, e poi c’è Carlo Guccione che però non sarebbe favorito dall'”anzianità di servizio” (tecnicamente sarebbe alla quarta candidatura). In campo ci sarà regolarmente, a dispetto di voci contrarie, il Movimento 5 Stelle, che però questa volta non procederà con il classico metodo della selezione online: secondo quanto trapela da fonti pentastellate, sarebbero un centinaio le disponibilità raccolte dal gruppo di lavoro coordinato dal parlamentare Massimo Misiti, che starebbe valutando i profili in stretto raccordo con il neo presidente M5S Giuseppe Conte e potrebbe ufficializzare a breve la lista, che – si fa intendere – sarà un mix tra attivisti ed esponenti della società civile. Nel centrosinistra inoltre saranno della partita delle Regionali anche gli uscenti Francesco Pitaro (dato in contatto con il Pd), Graziano Di Natale e Marcello Anastasi di IriC.

Le incognite

Restano ancora alcune incognite. La prima è il posizionamento di Italia Viva, che pencola tra un’area, ritenuta maggioritaria, che ritiene naturale l’alleanza con il centrosinistra e un’altra, quella del senatore e già candidato governatore per un pugno di settimane Ernesto Magorno, che strizzerebbe l’occhio al centrodestra: dove (e se) Italia Viva ci sarà, comunque, sarà probabilmente con una lista civica. E poi, il “dilemma” Oliverio, che resta comunque abbottonassimo: da fonti del Pd si sostiene che l’ex governatore potrebbe andare da solo o alla fine, in qualche modo, abbracciare il polo civico di Luigi de Magistris, che però ieri, in conferenza stampa, non è stato accomodante, dicendo no a operazioni trasformistiche sotto lo schermo del suo progetto. E, d’altra parte, i “suoi” comitati hanno già chiesto a Oliverio di rompere gli indugi e correre da solo. Comunque anche de Magistris qualche bel grattacapo inizia ad averlo: il sindaco di Napoli con il pallino della Calabria infatti non ha smentito la possibilità di una sua candidatura anche nelle liste circoscrizionali, ipotesi che nella sua coalizione starebbe creando più di un malumore. In ogni caso, per come riferito sempre ieri da de Magistris, le sue liste dovrebbero essere chiuse entro la fine della settimana: in campo al suo fianco ci saranno l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano (“Un’altra Calabria è possibile), Antonio Lo Schiavo, già candidato sindaco di Vibo Valentia, e il sindaco di Santa Maria del Cedro Ugo Vetere, tra i candidabili potrebbero esserci l’ex democrat ed ex consigliere regionale Dp Giuseppe Giudiceandrea e l’ex consigliere regionale Mimmo Talarico. Sarà della partita anche il medico e attivista per l’ambiente Ferdinando Laghi. (a. c.)

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