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la tragedia

Incendi, c’è un’altra vittima nel Reggino: morto un 77enne. Attivi 110 roghi – VIDEO

L’anziano di Grotteria tentava di salvare un ricovero per animali ma è stato raggiunto dal fuoco. Reggino e Cosentino le aree più colpite

Pubblicato il: 11/08/2021 – 15:32
Incendi, c’è un’altra vittima nel Reggino: morto un 77enne. Attivi 110 roghi – VIDEO

REGGIO CALABRIA Un uomo di 77 anni, Mario Zavaglia, è morto nel suo casolare di campagna raggiunto dal fuoco che sta imperversando a Grotteria, in provincia di Reggio Calabria. È accaduto intorno a mezzogiorno. L’uomo tentava di salvare il ricovero degli animali, ma è stato raggiunto dal fuoco ed è morto per le ustioni. È la terza vittima degli incendi in pochi giorni. Sei giorni fa i cadaveri di due persone, un uomo e una donna di 53 e 34 anni, rispettivamente zia e nipote, erano stati rinvenuti in località Gutta del comune di San Lorenzo, ustionati nel tentativo di salvare dalle fiamme il proprio uliveto. A fine giugno era deceduto all’ospedale Cardarelli di Napoli un uomo di 50 anni rimasto ustionato il giorno prima mentre cercava di spegnere un incendio in un uliveto a Montebello Jonico.

Cadavere trovato da uno dei figli

Il cadavere carbonizzato di Zavaglia è stato trovato da uno dei figli del pensionato, preoccupato per il fatto che non aveva visto rientrare il padre nell’altra abitazione della famiglia nel centro di Grotteria. La preoccupazione era accentuata dal fatto che Zavaglia non rispondeva al cellulare. Zavaglia era rientrato nel luglio scorso da Milano, dove si era trasferito alcuni anni fa, dopo che era andato in pensione, insieme ai familiari. Quasi ogni giorno il pensionato si recava nel suo terreno a Grotteria per svolgere lavori agricoli.

«Attivi 110 incendi». Cosentino e Reggino le aree più colpite

«La situazione relativa agli incendi continua a essere drammatica. Al momento, in tutta la Calabria risultano attivi ben 110 roghi», afferma il presidente reggnete della Regione Calabria, Nino Spirlì. «Sul campo abbiamo personale qualificato che sta facendo tutto il possibile per tutelare le persone e limitare i danni al nostro patrimonio boschivo regionale e alle proprietà private – continua Spirlì –. In questo dramma c’è anche spazio per una notizia positiva: sono stati ritrovati i cinque boscaioli che risultavano dispersi nella zona di Bagaladi, in provincia di Reggio. L’ipotesi più probabile è che, in un primo tempo, abbiano perso l’orientamento a causa del fumo che avvolge l’area, per poi ritrovare in autonomia la strada per il ritorno».
«I 110 incendi che interessano la regione, secondo i dati forniti alle 16 di oggi da Calabria verde – spiega ancora Spirlì – sono così suddivisi: 34 nel Reggino, 31 nel Cosentino, 25 nel Catanzarese, 15 nel Vibonese e 5 nel Crotonese. I focolai più impegnativi sono quelli di San Luca, Mammola, Siano, Longobucco, Zagarise, Orsomarso e Tortora. Attualmente, risultano impegnati quattro canadair, più quattro elicotteri regionali e tre di Stato, più tutte le squadre con i mezzi di terra. La Prefettura di Reggio, inoltre, ha disposto un giro ricognitivo a San Luca per valutare possibili azioni di sbarramento del fronte del fuoco con i mezzi dell’esercito. Al centro operativo aereo del dipartimento di Protezione civile nazionale sono arrivate, complessivamente, 28 richieste di intervento per la flotta dello Stato, delle quali 8 solo dalla Calabria».

Il bilancio nel Reggino. Falcomatà: «Stiamo perdendo la nostra storia»

«Un’altra vittima degli incendi. Stiamo perdendo la nostra storia, sta andando in cenere la nostra identità, sta bruciando la nostra anima autentica nel silenzio generale. Ancora fiamme, ancora pericolo, ancora danni incalcolabili, la nostra montagna e le nostre colline continuano a bruciare. Incendi attivi anche oggi nei Comuni di San Luca, Grotteria, Mammola, San Giovanni di Gerace, Martone, Caulonia, Gioiosa ionica e Cardeto». È quanto scrive in un post su Facebook il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.
«Chilometri e chilometri di verde continuano a bruciare – prosegue Falcomatà – sono minacciati anche i faggi secolari del Parco Nazionale dell’Aspromonte, patrimonio Unesco. Si teme anche per il Santuario di Polsi. Ieri abbiamo chiuso al traffico la Sp1 nel tratto dello Zomaro. Chiediamo a tutti i residenti di fare massima attenzione, di allontanarsi se possibile dalle zone colpite e di evitare di percorrere le strade interne adiacenti alle zone incendiate».
«In Prefettura è stato attivato il Coc (centro operativo comunale). Siamo in contatto con i sindaci di tutti i Comuni colpiti che, lottando in prima linea, si stanno letteralmente gettando tra le fiamme pur di salvare il salvabile. Nei giorni scorsi abbiamo chiesto in Prefettura di poter dispiegare l’utilizzo di uomini e mezzi dell’Esercito, che sono attivi da oggi. Abbiamo ottenuto la dichiarazione dello stato di calamità per il risarcimento dei danni e noi stessi, se necessario, accederemo al fondo di riserva della Città Metropolitana per sostenere chi nel fuoco ha perso tutto».
«La priorità oggi è spegnere questo inferno – conclude il sindaco – ma da domani qualcuno dovrà spiegarci perché è mancata completamente la prevenzione, perché se c’erano le risorse disponibili non sono stati acquistati per tempo i mezzi aerei e di terra, perché ci sono responsabili che con questo disastro hanno avuto il coraggio di andarsene in ferie. Tutti perché ai quali, da domani, chiederemo risposte. Ora lavoriamo in silenzio, e rispettiamo chi da giorni respira fumo e ingoia sudore e lacrime».

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