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Antica Kroton, via libera della Giunta regionale alla rimodulazione del progetto

Il provvedimento approvato oggi ha fatto proprie le schede progettuali rimodulate di intesa con il Ministero della Cultura

Pubblicato il: 13/08/2021 – 20:22
di Gaetano Megna
Antica Kroton, via libera della Giunta regionale alla rimodulazione del progetto

CROTONE La rimodulazione del progetto Antica Kroton ha ottenuto il via libera della giunta regionale della Calabria. Il provvedimento approvato oggi dall’esecutivo presieduto da Nino Spirlì ha fatto proprie le schede progettuali rimodulate di intesa con il Ministero della Cultura (MiC). La Giunta, approvando la deliberazione 360, ha preso atto della decisione unanime del Tavolo direttivo (Dpgr 89/2018). Un tavolo tecnico che si occupa del progetto. In una nota diffusa dal Comune di Crotone si sottolinea che «si conferma con questo provvedimento la volontà specifica della partnership del progetto, che vede insieme Comune di Crotone, Segretariato regionale del ministero e Regione, di dare impulso ad un progetto fondamentale per il futuro del territorio crotonese e che avrà ricadute anche a livello regionale e nazionale». Sono state quindi, accolte le proposte di modifica al progetto iniziale. Sostanzialmente non ci saranno più investimenti per riportare alla luce i resti archeologici che sono seppelliti nell’area industriale e precisamente nell’area settentrionale, interessata dalla presenza di inquinamento. Si tratta di sostanze derivanti dalla lavorazione industriale. Quell’area è, tra l’altro, soggetta ad un progetto di bonifica. Nella prima stesura il Comune di Crotone aveva destinato all’attività archeologica dell’Area settentrionale circa cinque milioni di euro. Questi fondi, con la rimodulazione approvata oggi, saranno impegnati per la trasformazione e valorizzazione della strada che collega Crotone con Capocolonna. L’obiettivo è quello di dare alla strada diverse finalità: collegare la città pitagorica con l’area archeologica mediante un’arteria che valorizza anche il paesaggio, permette di accedere all’area paleontologica di Vrica e Stuni utilizzando tratti di camminamento e una pista ciclabile. A cui si aggiunge anche l’obiettivo di valorizzare il museo del mare, la cui struttura è adiacente alla strada. Creare, quindi, un’arteria per valorizzare l’ambiente e rendere maggiormente fruibili i resti dell’area archeologica di Capocolonna. Alla strada vengono destinati quasi quattro milioni di euro, il restante milione e 200mila euro sarà impegnato per la cortina muraria della città medievale. Per questo progetto c’erano 3 milioni di euro che, con la rimodulazione, diventano quattro milioni e 200mila euro. In sostanza Si fa lo studio e il recupero dei camminamenti interni alle mura e gli accesi ai vari bastioni. Anche il ministero della Cultura sposta i fondi previsti per gli scavi nell’Area settentrionale, che vengono destinati alla rivalutazione del castello Carlo V. A proposito del castello la novità è rappresentata dal fatto che la segreteria regionale del Mibac ha pronti tutti i fondi per l’intervento di bonifica. In prospettiva si intravvede la luce per la sua riapertura. Gli altri adeguamenti approvati non dovrebbero modificare la logica del progetto iniziale, ma rendere semplicemente meno macchinosi le attività da mettere in campo. «Il lavoro condotto in questi mesi dall’assessore comunale di Crotone alla Cultura, Rachele Via, e dalla Giunta – si legge nel comunicato – trova, con il provvedimento regionale, la sintesi conclusiva della parte procedurale che ha visto la condivisione dei tre enti». Secondo l’amministrazione comunale «non si tratta di un lavoro di poco conto in quanto le modifiche sostanziali riguardano soprattutto le convenzioni, senza le quali non si sarebbe potuto procedere alle attività progettuali». Le modifiche consentirebbero all’amministrazione «di poter procedere senza il rischio di perdere fondi ed allo stesso tempo evitando possibili ricadute negative sul bilancio comunale». «Le precedenti convenzioni, infatti, – si legge nel comunicato – prevedevano che nel caso di non completamento entro i termini previsti l’intero costo dell’intervento cadeva a carico del beneficiario». Sempre secondo l’amministrazione comunale «oggi nelle nuove convenzioni il completamento è da riferire ai singoli interventi progettuali, il che consentirà di poter procedere con step ben definiti senza correre il rischio di perdere il finanziamento o, ancora peggio, che sia l’ente a doversi poi caricare dell’intera somma». «In cima alla lista – scrive l’amministrazione comunale – c’è il recupero del castello Carlo V che, come il Segretariato regionale del ministero ha precedentemente annunciato, è già un progetto cantierabile». Il progetto Antica Kroton ha un finanziamento di 61.700.000 di fondi Pac.

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