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Caruso: «Non mi presto ai giochi di potere, penso solo alla Cosenza del futuro»

Il candidato del centrosinistra alle comunali elenca i punti principali del suo programma. Stoccate agli “oppositori”. «Fanno il gioco della destra»

Pubblicato il: 13/08/2021 – 19:46
di Fabio Benincasa
Caruso: «Non mi presto ai giochi di potere, penso solo alla Cosenza del futuro»

COSENZA Franz Caruso sceglie un noto e centralissimo hotel della città di Cosenza per la conferenza stampa di presentazione della propria candidatura a sindaco della città dei bruzi. Già nelle scorse settimane, il segretario cosentino del partito socialista aveva convocato la stampa al Palazzo della Provincia per annunciare in dettaglio i punti del suo programma “Cosenza 2050”. In quell’occasione, però, non era ancora ufficiale ma solo ufficioso il sostegno del Pd e di gran parte della coalizione di centrosinistra nei confronti dell’avvocato penalista. Ieri la nostra anticipazione (leggi qui), questa mattina l’investitura ufficiale ricevuta dai vertici dem con il commissario della federazione del Pd cosentino, Francesco Boccia, soddisfatto di aver riunito diverse formazioni di centrosinistra attorno alla candidatura a sindaco di Caruso.

«Non mi presto a giochi di potere»

La conferenza si apre con un minuto di silenzio in ricordo di Gino Strada, scomparso oggi all’età di 73 anni. «Ringrazio il Pd e il centrosinistra per aver scelto me come candidato a sindaco – sottolinea subito Caruso – oltre ai dem mi sosterranno il Psi, Più Europa, Articoli Uno, Azione, Itali viva, Italia in comune, Italia popolare, Giovani democratici e Giovani socialisti. Una candidatura pulita che nasce dalla passione per la mia città e da una forte spinta civica». Ad opporsi al nome di Caruso il M5s che però ha «diverse anime» e «sta discutendo delle scelte future». «Sono sempre disponibile al confronto – annuncia – anche perché a livello nazionale il binomio Pd-M5s funziona». Per quanto riguardo Carlo Tansi, Caruso nel 2019 avrebbe respinto le richieste di sostegno dell’ex capo della Prociv calabrese perchè “fedele” al Psi. «Oggi è rientrato nel centrosinistra, l’ho incontrato nuovamente in occasione delle riunioni a sostegno del candidato regionale Bruni e mi aspetto che Tesoro Calabria spieghi perché ha scelto di non sostenermi». Un passaggio, il candidato a sindaco lo dedica all’ex commissario del Pd cosentino Marco Miccoli: «Ha dato vita ad un tavolo a cui non sono stato invitato, nonostante non avessi posto veti. Per questo ho deciso di proporre la mia candidatura, non è mai stata una fuga in avanti». «Non prendo parte a giochi di potere – precisa – mi sono candidato alla luce del sole e l’ho fatto con un atto di chiarezza. Non mi nascondo dietro la logica della vecchia politica e oggi i discorsi su alleanze e possibili competitor non mi interessano, sono concentrato sulla Cosenza del futuro». Il sondaggio commissionato dal Pd – confessa Caruso – era favorevole alla sua candidatura, «ma da vecchio dirigente di partito non mi interessano i numeri, mi fido del mio intuito».

Franz Caruso – Candidato sindaco di Cosenza con il centrosinistra

«Le forze contrarie al centrodestra mi sostengano»

Caruso si rivolge a tutti i partiti e i movimenti che, al momento, hanno deciso di non sostenere la sua candidatura. «Invito tutte le forze contrarie al centrodestra a convergere nella nostra coalizione, non voglio battere la destra ma realizzare il progetto di crescita e cambiamento della città, Cosenza 2050». «Vorrei capire – aggiunge – quali siano le ragioni politiche che negano la riproposizione del modello applicato a livello regionale con il sostegno di tutto il centrosinistra ad Amalia Bruni. Anche a Cosenza si può fare». «Il centrosinistra ha fatto una scelta – continua – sono unico candidato e allora lavoriamo insieme perché chi non si schiera con noi favorirà partiti che non hanno chances di vittoria e aiuteranno il candidato a sindaco del centrodestra a trionfare nuovamente nelle prossime elezioni».

I distretti nelle aree strategiche della città

«Cosenza vive una situazione difficile, tutti insieme possiamo contribuire al cambiamento. I nostri giovani sono andati via, dobbiamo invertire questa preoccupante tendenza. Ci sono 2260 famiglie ridotte in povertà e nessuno si preoccupa del loro futuro, non si risolve il problema distribuendo qualche buono pasto». Caruso è lapidario nel giudizio. «In Comune serviranno nuove energie e speriamo si sblocchino le assunzioni per rimpolpare gli organici con giovani meritevoli. Abbiamo una città che soffre la crisi idrica e non è ammissibile. Ho già un progetto pronto, da attuare dopo il mio insediamento a Palazzo dei Bruzi». Stesso discorso per i rifiuti, «micro discariche a cielo aperto rendono la città invivibile». E poi la viabilità e l’identità urbana da ripristinare con «l’attuazione di un piano colore» e il fondamentale supporto dei cittadini. Per Caruso «ci sono dei punti della città che creano disagi: la villetta di via Misasi va riaperta e ripristinata la circolazione a senso unico a Piazza Bilotti per ridare fiato alle aziende che hanno investito ma oggi sono state costrette a chiudere». E sul Parco benessere, «il traffico è paralizzato con i disagi a carico dei residenti. Voglio un confronto continuo e costante con i cittadini». La chiosa il candidato la dedica alle infrastrutture: «il nuovo ospedale deve sorgere nell’area di Vaglio Lise, centro facilmente accessibile e vicina all’autostrada e consente di sviluppare con la delocalizzazione della casa circondariale un’area sanitaria importante. Il distretto della Salute favorirà gli investimenti con il sorgere di ristoranti, hotel e esercizi commerciali ed è ovvio riqualificare un’area abbandonata». Il distretto dei servizi invece dovrebbe «sorgere nel territorio oggi occupato dalle Casermette» mentre il distretto dello Sport sarà collocato «in via degli Stadi». E infine, il distretto della cultura nell’area del centro storico che «bisogna riqualificare». «Non bastano – avverte Caruso – i 90 milioni del Cipe, occorre una legge nazionale come quella destinata a Roma Capitale». La casa delle culture, la biblioteca e il Rendano devono tornare a splendere, il centro storico è il gioiello di famiglia».

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