ROMA «Nei prossimi giorni contiamo di uscire dalla fase di grave emergenza, ma ognuno dovrà fare la propria parte. Lo Stato è impegnato con decine di mezzi e migliaia di uomini, però ricordiamoci che la prevenzione e gli interventi contro gli incendi spettano alle Regioni». Così il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che oggi sarà in Calabria (prima tappa Reggio Calabria), in un’intervista al Corriere della Sera.
In Calabria e Sicilia «le condizioni del tempo stanno migliorando, se non ci saranno cambiamenti improvvisi dopo Ferragosto dovremmo avere una situazione migliore».
La situazione è comunque drammatica, lo dicono i numeri: «Nell’oristanese abbiamo perso 15 mila ettari, i satelliti ci dicono che in Aspromonte sono già distrutti 4mila ettari. Io però vorrei ricordare che misure efficaci ci sono già, bisogna applicarle. La legge, ad esempio, prevede già limitazioni all’uso delle aree bruciate».
C’è poi la questione dell’uccisione di 20 milioni di animali: «È un problema enorme, una perdita molto seria sia per quanto riguarda quelli domestici e del bosco, sia per il bestiame. Anche perché incide sulla filiera agroalimentare. Non a caso alcune delle vittime hanno sfidato il fuoco proprio per cercare di mettere in salvo gli animali». Per Curcio «bisogna concentrarsi sulla prevenzione, sulla sorveglianza delle aree e sugli avvistamenti».
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