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Il Pd all’attacco della Regione: «Assurdo aprire la caccia in questo momento»

VIscomi pronto a depositare un’interrogazione. Amalia Bruni: «Urgente sostituire questi incapaci». Prestipino: «Difendere il nostro ambiente»

Pubblicato il: 13/08/2021 – 11:37
Il Pd all’attacco della Regione: «Assurdo aprire la caccia in questo momento»

ROMA «Aver disposto l’apertura della caccia in Calabria dal primo giorno di settembre dopo tutti gli incendi di questi giorni è veramente cosa assurda e incredibile. La giunta regionale revochi immediatamente la sua deliberazione e dimostri un minimo di considerazioni della drammatica situazione dei boschi e del patrimonio faunistico regionale. Come richiesto da Wwf e Lipu dia immediata applicazione all’articolo 19 comma 1 della legge 157 del 1992 che consente alle Regioni di “vietare o ridurre per periodi prestabiliti la caccia a determinate specie per sopravvenute particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche, per malattie o altre calamità” a tal fine provvedendo a vietare la caccia anche nelle aree limitrofe ai territori colpiti dagli incendi. E se la regione non lo fa intervenga allora il governo, per il quale sto per depositare una specifica interrogazione». Lo dichiara Antonio Viscomi, deputato calabrese e capogruppo PD in commissione lavoro alla camera.

Cenni: «Mipaf e Ispra intervengano»

Anche Susanna Cenni, responsabile Pd per le Politiche agricole, interviene sulla questione: «La Calabria è drammaticamente devastata dagli incendi con una distruzione senza precedenti, che misura il grande ritardo della Regione nella prevenzione e nella gestione dell’emergenza a terra. Mentre Amalia Bruni percorre ogni giorno i comuni più colpiti sollecitando l’attivazione dello Stato di emergenza, la Regione brilla per velocità solo nella apertura anticipata della caccia. Un atto incomprensibile e irricevibile fuori da ogni logica di buonsenso e di corretta gestione della pratica venatoria, soprattutto dopo incendi di questa portata che, guarda caso, spingono la fauna nelle aree risparmiate».
«Mipaf e Ispra intervengano – esorta – il governo revochi subito questa delibera vista la drammatica situazione di tutto il territorio. Una ulteriore conferma di quanto sia urgente un cambio alla guida della regione».

Bruni: «Incomprensibile anticipo della caccia»

Sulla vicenda è intervenuta anche Amalia Bruni, candidata presidente della Regione Calabria: «Io non ho parole, davvero. Stiamo da una settimana combattendo con le unghie e con i denti contro un fuoco assassino che ha mietuto vittime, bruciato case e aziende, ucciso milioni di animali – afferma Bruni – e qual è la risposta del duo Spirlì/Occhiuto? Anticipare l’apertura della stagione venatoria. Ma questi signori scendono mai dalla Luna, dove evidentemente abitano, e si mettono mai nei panni di una popolazione ferita, stanca e impaurita? Un territorio devastato e drammaticamente sotto choc deve anche subire dalla Regione un atto incomprensibile, privo di ogni logica e buon senso, se non lo si legge esclusivamente in termini di tornaconto elettorale. Uno schiaffo in pieno volto ai cittadini calabresi che in questo momento hanno bisogno di tutto l’aiuto possibile ma non certo di interventi come questo». «Per chi non se se fosse ancora accorto – dice ancora la candidata del centrosinistra – questa è la dimostrazione emblematica di quanto sia urgente e necessario sostituire queste persone incapaci che hanno impiegato sette giorni per chiedere lo stato di emergenza e solo uno per anticipare l’apertura della caccia. Dobbiamo cominciare subito il cammino per costruire la nuova Calabria». 

«Posticipare la caccia dopo il 1 settembre»

«Concordo pienamente con il collega eletto in Calabria Antonio Viscomi sul posticipare l’inizio della stagione di caccia in Calabria, e non solo, prevista per l’1 settembre. Infatti, proprio alla luce dei fatti di cronaca delle ultime settimane, che vedono intere zone boschive bruciare e migliaia di animali morire, ho presentato una interrogazione al Ministro dell’Ambiente per posticipare l’apertura della stagione di caccia dopo il 1 settembre in tutte quelle regioni martoriate dagli incendi, soprattutto Sardegna, Sicilia e Calabria». Lo dichiara la deputata del Pd, Patrizia Prestipino. «Abbiamo il dovere di difendere il nostro ambiente e tutelare tutte le specie animali. E non solo gli uomini. Dobbiamo contribuire a salvare il nostro pianeta, tanto più che sarà presto votata alla Camera una legge che introdurrà in Costituzione la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, nonché degli animali, anche e soprattutto nell’interesse delle future generazioni». 

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