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Rende, «centinaia di defunti sono in attesa di sepoltura»

La nota della Federazione Riformista che attacca il sindaco Manna. «Continua a inondarci di ripetitivi, quanto inutili, comunicati»

Pubblicato il: 14/08/2021 – 14:15
Rende, «centinaia di defunti sono in attesa di sepoltura»

RENDE «Mentre Rende è invasa dai rifiuti, accusa carenza idrica, vede innescarsi incendi sul suo territorio grazie all’incuria dei terreni pubblici e privati, centinaia di defunti sono in attesa di una degna sepoltura, Manna continua a inondarci di ripetitivi, quanto inutili, comunicati ed a sottoscrivere improduttivi protocolli d’intesa con l’Unical, con l’unica novità che questa prassi amministrativa, unicamente propagandistica, vede oggi protagonista il nuovo Rettore, che abbiamo conosciuto come persona seria oltre che insigne scienziato, che farebbe bene a rimediare alle tante negatività prodotte dal recente passato». A sostenerlo, in una nota, la Federazione riformista di Rende. «Intanto, dopo aver registrato la perdita dei 160 milioni di euro della Metropolitana, nulla è dato sapere sia dell’agenda urbana, per la quale temiamo si perderanno anche i 15 milioni di euro di fondi, sia del progetto del nuovo PSC. In quest’ultimo caso ci chiediamo se la lunga pausa sia utilmente utilizzata per correggere lo scandaloso progetto speculativo Manna-Francini. In compenso, Manna insiste nella sua politica di privatizzazione di importanti strutture pubbliche: dopo il Parco Acquatico ed i campi da tennis, a quanto è dato sapere, saranno gestiti da privati anche il palazzetto dello sport ed i servizi cimiteriali, utilizzando il sistema del progetto di finanza di iniziativa privata che è un meccanismo che consente di porre il proponente in una condizione di netto vantaggio rispetto ad altri eventuali concorrenti. E tutto ciò nell’assordante silenzio dei cittadini, delle associazioni imprenditoriali e di ogni autorità deputata ai controlli previsti dalle leggi. Per la parte che ci riguarda, ci batteremo con tutte le nostre forze affinché i nostri morti rimangano nello storico cimitero, che è possibile ampliare per sopperire alle presenti e future necessità di loculi. Ciliegina sulla torta, tanto per non farci mancare nulla, è ancora in atto il tentativo di potenziare Rende come pattumiera della Calabria affiancando un eco distretto pubblico a quello privato, gestito dallo stesso soggetto che ha posizionato, quasi a spregio del paesaggio urbano e con l’assenso del Comune, le cosiddette isole ecologiche, che rappresentano la negazione dell’ecologia, nei luoghi più belli della città. Ma dalla stampa abbiamo appreso che la colpa di questo scempio è della civilissima cittadinanza rendese». 

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