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Ritorno in classe a settembre, accordo su test e vaccinazioni

Intesa raggiunta tra Governo e sindacati sul protocollo sicurezza. Previsto un fondo per il personale scolastico. Contrari i presidi

Pubblicato il: 14/08/2021 – 12:38
Ritorno in classe a settembre, accordo su test e vaccinazioni

ROMA È stato trovato nella notte l’accordo tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati sul Protocollo sicurezza Covid in vista dell’avvio dell’anno scolastico. L’intesa dovrebbe prevedere un fondo per le scuole che potrà essere utilizzato anche per consentire di effettuare tamponi diagnostici e una corsia preferenziale per la vaccinazione del personale scolastico. L’accordo è stato sottoscritto da tutti i sindacati della scuola, tranne Anief.

Sbarra: «Segnale positivo per il Paese»

«Un segnale positivo per tutto il paese la firma del protocollo sulla sicurezza delle scuole tra governo e sindacati in vista dell’avvio del nuovo anno. Questo è il metodo giusto per assicurare la didattica con il necessario clima di condivisione e responsabilità», scrive in un tweet Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl.

La Uil: «Maggiore tutela per i lavoratori»

La Uil Scuola ritiene che il Protocollo sulla sicurezza «fornisca risposte positive ed una più ampia tutela dei lavoratori, raggiungendo l’intesa sui aspetti che ne rappresentano il tratto qualificante: conoscenza dei dati epidemiologici, misure sul distanziamento attraverso il decongestionamento delle classi numerose, tutela dei lavoratori fragili e tamponi diagnostici per i lavoratori». È quanto si
afferma in una nota. «Nel valutare positivamente l’intesa raggiunta – prosegue il comunicato – assume l’impegno a verificarne la sua stretta osservanza anche nella prospettiva dell’impiego delle risorse del Recovery Fund che devono servire a consolidare gli assetti scolastici in chiave attuale e prospettica. L’introduzione dei tamponi diagnostici al personale scolastico giunge a conclusione di una forte pressione effettuata dalla Uil Scuola per temperare i rigori di una norma ingiusta e che con l’intesa di oggi apre nuove prospettive per una profonda modifica, in sede di riconversione del decreto stesso».

Il ministro Bianchi: «Previsti interventi per i soggetti più fragili»

«Stiamo mettendo in campo ogni azione necessaria per assicurare il rientro in aula con interventi mirati e puntuali. L’intesa raggiunta con le Organizzazioni sindacali è un ulteriore tassello e testimonia l’impegno comune per garantire a ogni studentessa e a ogni studente il diritto di poter tornare a frequentare in sicurezza e in presenza la scuola, recuperando il rapporto con i loro compagni, i docenti, la socialità». Lo afferma il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi in riferimento all’accordo sul Protocollo sicurezza per le scuole.
«Continuiamo a collaborare, ciascuno per la propria parte di responsabilità – prosegue – per sostenere le istituzioni scolastiche nel loro lavoro, per dare risposte alle famiglie e garantire il diritto allo studio a ogni studente. Abbiamo stanziato già oltre 2 miliardi per il rientro a scuola. Stiamo lavorando da mesi – prosegue Bianchi -. Con il Protocollo appena siglato siamo intervenuti a sostegno delle situazioni e delle persone più fragili. Per quanto riguarda il distanziamento, interveniamo dove ci sono le classi più numerose, che si concentrano soprattutto nelle scuole di secondo grado delle periferie urbane. Abbiamo risorse già stanziate per queste situazioni, fondi che ora distribuiremo rapidamente. Le scuole, poi, in accordo con le Aziende sanitarie locali e il Commissario straordinario, potranno intervenire a favore dei più fragili, specificatamente coloro che non sono vaccinabili e che risultano, quindi, anche i più esposti al contagio. Interventi mirati, dunque, a favore delle situazioni più difficili per una scuola che vuole riaprire non dimenticando nessuno».

La contrarietà dei presidi: «La scuola non può farsi carico del costo dei tamponi»

«L’Anp non ha firmato il Protocollo» di sicurezza Covid «perché contraria alla possibilità che le scuole si facciano carico del costo dei tamponi. Inoltre, il testo non chiarisce quali siano i dipendenti non vaccinati che hanno diritto al rimborso del tampone». Lo dice Antonello Giannelli, Presidente nazionale della associazione presidi (Anp). «L’Anp non intende favorire alcuna logica di “sostituzione” della vaccinazione con il tampone. Deve essere chiaro: si tratta di tutela della salute collettiva e questo per noi è prioritario». «Ci riserviamo di rivedere la nostra posizione se e quando il testo del protocollo sarà modificato nel senso da noi chiesto».

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