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«A Santa Caterina Jonio calpestati i diritti della minoranza»

Il consigliere comunale Pilato denuncia il sistematico diniego delle richieste di acceso agli atti da parte dell’amministrazione

Pubblicato il: 15/08/2021 – 9:07
«A Santa Caterina Jonio calpestati i diritti della minoranza»

SANTA CATERINA JONIO (CATANZARO) «Ancora una volta, le richieste di accesso agli atti prodotte dai consiglieri di minoranza trovano ostruzionismo e diniego». Lo afferma il consigliere comunale di Santa Caterian Jonio, Raffaele Pilato, capogruppo Cambiamo. «È opportuno ribadire – aggiunge Pilato – che ormai la consolidata giurisprudenza in merito esalta in modo ampio il diritto di accesso ai documenti amministrativi dei consiglieri comunali per lo svolgimento del compito di “ispezione e controllo” assegnato dalla legge e a tutela del buon andamento della pubblica amministrazione e della gestione delle risorse economiche che ne consegue. Tale prerogativa, recepita anche nel regolamento comunale, è ripetutamente negata nel comune di Santa Caterina dello Ionio. In particolare le nostre richieste di documentazione riguardanti progetti di opere pubbliche, avanzate nei primi giorni di luglio, a oggi, non hanno avuto alcun riscontro positivo. Per tale ragione siamo stati costretti ad attivarci presso il Prefetto di Catanzaro al quale abbiamo rappresentato la grave situazione di preclusione e qualora la nostra istanza rimarrà ulteriormente inevasa, la conseguente autosospensione da qualsiasi attività in qualità di consiglieri comunali poiché impossibilitati a svolgere tale ruolo. Tutta la vicenda sarà esposta alla Procura della Repubblica affinché proceda al sequestro dei documenti e per i reati di favoreggiamento, violazione della legge sulla trasparenza, abuso d’ufficio e rifiuto ed omissioni d’atti d’ufficio, considerato che il consigliere comunale, nell’espletamento del proprio mandato, è pubblico ufficiale. Se i documenti riguardanti i progetti di opere pubbliche approvati dalla Giunta Comunale sono regolari e legittimi, per quali misteriosi motivi non vengono consegnati ai consiglieri comunali che li hanno legittimamente richiesti? Perché gli atti realmente approvati non vengono messi a conoscenza dei consiglieri comunali e della cittadinanza? Quali lavori, ad esempio, il Comune sta eseguendo sul torrente Imbarrata e Monte Petruso se ancora oggi l’iter dei relativi appalti non si è ancora concluso? Parliamo di file digitali presenti presso l’Ufficio Tecnico del comune per i quali basterebbe un semplice “Click” dal PC per trasmetterli. Non basta “salvarsi l’anima” riempiendosi la bocca di termini quali legalità, trasparenza e democrazia se poi i fatti dimostrano l’esatto contrario. Noi – conclude Pilato – siamo come sempre favorevoli alla realizzazione di opere pubbliche al servizio dei cittadini, purché nel rispetto della regolare procedura amministrativa, della legittimità di tutti gli atti e soprattutto non distraendo somme assegnate per alcuni interventi, in favore di altri».

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