CATANZARO In linea con la media nazionale per quanto riguarda le terapie intensive, ma tra le percentuali più alte nel Paese per quanto riguarda l’area medica. L’ultima rilevazione dell’Agenas conferma un campanello d’allarme in Calabria con riferimento all’occupazione di posti letto Civd negli ospedali. Secondo l’Agenas, infatti, nella nostra regione il tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive è pari al 4%, uguale alla media del Paese (4%) e ovviamente lontanissima dalle soglie che determinano il cambio di colorazione di una regione (per intendersi, da zona bianca a zona gialla), che è il 10% e dalla soglia di rischio del 30% stabilita dal ministero della Salute. Invece desta più di un’apprensione, configurando un campanello d’allarme, l’occupazione dei reparti di area medica (malattie infettive, medicina generale e pneumologia) da parte di ricoverati per Covid 19 nella nostra regione, per l’Agenas, è attestata al 13%, una percentuale ovviamente lontana dalla soglia di rischio ministeriale ma purtroppo di molto superiore (più del doppio) alla media italiana (6%), oltre che vicina alla soglia che può determinare il cambio di colorazione (15%). Soprattutto, l’Agenas evidenzia per la Calabria un trend ancora in aumento per i ricoveri in area medica. Nel complesso, peraltro, negli ultimi giorni il numero dei ricoveri complessivi per Covid 19 nella regione ha registrato una curva in costante ascesa: il 4 agosto erano 79 (di questi 5 in terapia intensiva), ieri – stando al bollettino della Regione – sono 111 (7 in terapia intensiva), con un +2 nelle ultime 24 ore.
x
x