CATANZARO In Calabria nell’ultimo anno si è registrato il maggior numero di provvedimenti interdirtivi antimafia in Italia. È quanto emerge dal Dossier del ministero dell’Interno guidato dalla ministro Luciana Lamorgese, pubblicato in occasione della tradizionale riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cnosp) del 15 agosto, riunione che quest’anno si è tenuta a Palermo. Il dossier, che prende come riferimento il periodo 1 agosto 2020-31 luglio 2021, rileva che in Calabria le interdittive antimafia son state 568, a seguire Campania (551), Sicilia 256), Lazio (174) e Puglia (130). Altri dati significativi emersi dal dossier: anzitutto, il fatto che sono 369 gli amministratori locali minacciati nel primo semestre 2021, di questi 189 sono sindaci. Gli atti intimidatori sono il 15,3% in più rispetto al primo semestre del 2020. Il maggior numero di intimidazioni ad amministratori locali, il 14,1%, è stato registrato in Lombardia. Seguono la Campania (11,1 %), la Sicilia (10,3%), la Puglia (9,5%) e la Calabria (8,1%). Inoltre, sono 110 i giornalisti minacciati nel primo semestre 2021, di cui 55 tramite web, il 11,1% in più rispetto al primo semestre del 2020: la maggior parte degli atti intimidatori a giornalisti – si ricava dal dossier del Viminale – è stata rilevata nel Lazio (23,6 %), seguito dalla Sicilia (14,5%), dalla Lombardia (11,8%), dalla Campania (9,1%) e dalla Calabria (6,4%).
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