«Ho scelto di lavorare qui e ho scelto di battagliare in questa terra. L’ho fatto compiendo un’impresa complessa: assistere i calabresi da un lato e dall’altro fare ricerca e studiare le loro malattie per trovarne delle terapie. Mi sono sempre scontrata con difficoltà amministrative e politiche che non hanno aiutato questo percorso culturale. Lo ha detto Amalia Bruni, candidata del Centrosinistra durante un’intervista su La7. «A distanza di tanti anni mi sono convinta a impegnarmi a livello politico perché entrare nella cosiddetta “stanza dei bottoni” significa programmare, poter dare una nuova svolta. La Calabria è disastrata – ha continuato Bruni – siamo 50-60 anni indietro rispetto a qualsiasi altra regione, nonostante le bellezze naturali che sono sotto gli occhi di tutti. Patrimonio in cui non c’è una programmazione seria e qualsiasi intervento fatto non ha avuto qualsiasi risultato. Alla domanda della giornalista di La7 «perché dovrebbe riuscire lei nelle imprese in cui hanno fallito gli altri» Bruni ha risposto: «Proprio perché la politica non ha funzionato penso ci sia bisogno di una nuova politica. La politica è servizio – ha ribadito – il metodo scientifico è l’analisi dei problemi per arrivare all’individuazione dei metodi da adottare. Come medico – ha concluso la candidata – ho intenzione di prendermi carico di un milione e 800mila calabresi che hanno bisogno di ritrovare fiducia nella politica sana».
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