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Allarme incendi

L’appello degli studenti di Scienze forestali: «Porre attenzione alla pianificazione»

Il messaggio dal corso di laurea dell’UniRc: «La nostra figura possa orientare le strategie di valorizzazione del patrimonio boschivo»

Pubblicato il: 18/08/2021 – 15:33
L’appello degli studenti di Scienze forestali: «Porre attenzione alla pianificazione»

REGGIO CALABRIA «Lo studio della multifunzionalità del bosco e delle complesse interazioni che si realizzano all’interno degli ecosistemi forestali caratterizza trasversalmente il percorso formativo di chi, come noi, ha scelto di studiare Scienze Forestali e Ambientali. La Mediterranea, inoltre, offre l’irripetibile opportunità di poter verificare, applicare e sperimentare sul campo gli insegnamenti che costituiscono il nostro piano di studi, e poter osservare fenomeni e dinamiche ecologiche all’interno di una delle realtà forestali più importanti del modo, sia per caratteristiche biogeografiche, sia per consistenza e importanza del patrimonio di biodiversità che la caratterizza». È quanto sostengono i rappresentati degli studenti di Scienze forestali e ambientali, Giulia Pepe, Katia Bruzzese Buttiglieri e Samuele Rizzo.
«È per questo che, anche noi, sentiamo la necessità di manifestare il nostro dolore per quanto si è verificato in Aspromonte, laddove la mano criminale degli incendiari ha fortemente compromesso gli equilibri ecologici della Natura, da cui, ebbene ricordarlo sempre, dipende la nostra stessa esistenza. Come studenti rappresentanti del Corso di Laurea in Scienze forestali e ambientali dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria – proseguono – sentiamo il dovere di lanciare un messaggio per ribadire l’importanza della conservazione dell’ecosistema bosco e per porre una maggiore attenzione, in materia di contrasto agli incendi boschivi, alla gestione e alla pianificazione forestale. È risaputo che la maggior parte degli incendi sono di origine dolosa e che il fuoco causa i più devastanti effetti laddove i boschi non sono adeguatamente gestiti o laddove l’attività selvicolturale non è praticata da molto tempo. Soprattutto in Calabria, la filiera del bosco, potrebbe facilmente coniugare gli aspetti della conservazione e preservazione degli equilibri naturali con quelli di uno sviluppo socio-economico desiderabile».
Per i rappresentanti degli studenti «è importante, tuttavia, che su questi aspetti, oggi purtroppo scarsamente considerati, si avvii una seria riflessione con l’obiettivo di inserire nell’agenda di governo regionale e nazionale questa priorità. Il bosco è una “entità” ecologicamente indivisibile, che non conosce confini amministrativi, né di proprietà; pertanto, un approccio integrato che guardi a questa “struttura unitaria” è imprescindibile per attuare piani di gestione forestale in forma coordinata e condivisa; da ciò, discenderebbero anche le più appropriate azioni di prevenzione degli incendi, le uniche che possano garantire la protezione del bosco e delle sue molteplici funzioni. Auspichiamo – concludono Giulia Pepe, Katia Bruzzese Buttiglieri e Samuele Rizzo – che la figura del dottore in Scienze Forestali e Ambientali possa sempre più orientare le strategie per la migliore valorizzazione del nostro patrimonio boschivo e supportare gli enti e le istituzioni verso una nuova transizione ecologica. Noi amiamo la nostra terra».

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