CASTROVILLARI «Diverse sono le segnalazioni di persone ricoverate in pronto soccorso presso l’ospedale di Castrovillari, che confermano le condizioni di disservizio determinate dalle gravi carenze della struttura. Il personale è ridotto ben al di sotto del numero minimo per garantire le dovute cure». A denunciarlo il Comitato per la Difesa e la Promozione della Sanità Pubblica Pollino.
«Le lunghe ore di attesa, se seguite da ricovero temporaneo presso il pronto soccorso pongono a dura prova la pazienza e la resistenza di chi ha la sventura di trovarsi in condizioni di urgente bisogno di intervento medico. Le disposizioni anticovid prevedono che i familiari accompagnatori non entrino in ospedale e ciò mette in forte evidenza il gran lavoro di supplenza che solitamente veniva svolto dalle famiglie. Chi è solo, chi è sola dentro il reparto vive un’esperienza drammatica. Se la persona è anziana, le condizioni sono aggravate dalla necessità di assistenza per cambio pannoloni e tutto ciò che è legato all’igiene della persona. Una sola figura OSS per l’intero reparto non può rispondere ai bisogni di cura personale di tutti, soprattutto se lo/la stesso/a OSS deve anche provvedere agli spostamenti di degenti per eseguire esami diagnostici o passare ad altro reparto. La cura della persona rientra nei bisogni primari e irrinunciabili di un individuo, soprattutto se in condizione di ospedalizzazione», si legge nella nota. «Tutto ciò non è tollerabile. Non si può accettare che nel 2021 si trascurino le persone più fragili, le persone anziane, aggiungendo ai problemi di salute fisica anche inevitabili destabilizzazioni psicologiche, frustrazioni e umiliazioni. Le responsabilità politiche sono enormi, vanno oltre i singoli schieramenti, coinvolgono i decisori amministrativi e sono diretta conseguenza del pericolosissimo cambio di paradigma rappresentato dal passaggio di denominazione da ospedale ad azienda», continuano. «Il nostro comitato – concludono – intende denunciare un aspetto non trascurabile della generale negazione del diritto alla salute e al benessere. Il rispetto e la cura per le persone anziane sono indicatori di civiltà . Quando mancano in modo così evidente, siamo alla barbarie. Una barbarie alla quale non possiamo rassegnarci, alla quale vogliamo reagire senza subire il fascino del canto di sirene da campagna elettorale. Vogliamo fatti concreti e subito!»
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