CATANZARO «Ancora una volta la politica calabrese delude le aspettative dei lavoratori del Corap e non mantiene gli impegni. I lavoratori – si legge in una nota di Fp Cgil, Cisl e Uil Fpl Calabria – ad iniziare dal 30 di agosto si riuniranno in assemblee quotidiane e proclamano uno sciopero per il 7 settembre. Dopo diversi incontri e le manifestazioni di protesta scaturite nello sciopero dello scorso giugno dei lavoratori del Corap l’ente regionale per lo sviluppo delle aree industriali, nel corso dell’ultimo confronto con l’Assessore Orsomarso e il Commissario Bellofiore, dello scorso 29 giugno presso l’assessorato, sono state date ampie rassicurazioni alle Organizzazioni sindacali sull’accelerazione delle procedure circa: l’approvazione definitiva dello Statuto, con l’impegno di inviarlo anche alle rappresentanze sindacali prima del definitivo licenziamento da parte della Commissione consiliare; l’approvazione del Piano industriale già predisposto; le delibere di approvazione dei bilanci 2018, 2019, 2020, vista la conclusione dell’iter istruttorio anche da parte del Dipartimento Bilancio; infine, l’adozione da parte della Giunta regionale di provvedimenti tesi a garantire le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori e il funzionamento regolare ed efficiente degli impianti di depurazione gestiti dal Corap».
«Di tutti quanti gli impegni sopra elencati – continuano i sindacati – a parte l’approvazione dello statuto dell’ente, nient’altro è stato fatto. Dall’ultimo incontro ad oggi sono stati corrisposti ai lavoratori solo gli stipendi di maggio e giugno 2021, non si hanno notizie della 14a mensilità, del mese di luglio e di quello di agosto, in scadenza la settimana prossima, senza ancora alcuna garanzia sulle sei mensilità arretrate relative all’anno 2019 ed ancora pendenti. E’ stato negato ai dipendenti di lavorare in smart working, opportunità che avrebbe consentito risparmi di gestione per l’ente e anche per i lavoratori.
Nessuna differenza rispetto all’inerzia di tutti i governi che si sono succeduti a capo di questa Regione: non è sufficiente enunciare un percorso che avrebbe dato finalmente la speranza di dare un futuro al Corap e, dopo anni, finalmente serenità alle lavoratrici ed ai lavoratori. E’ necessario essere tempestivi e consequenziali e quanto annunciato non ha altre variabili che ne condizionano la fattibilità se non la solita, ondivaga, incerta e fumosa volontà politica, quella che viene proclamata e puntualmente smentita dai fatti. Diversamente da quanto più volte annunciato, non si è registrato alcun intervento da parte della Regione né del Governo per sostenere economicamente il Corap e consentirgli di essere rilanciato. Piuttosto, in ultimo, un provvedimento governativo di legge (L. 108/2021) che preveda la possibilità di porre in liquidazione coatta amministrativa gli enti pubblici economici regionali in dissesto, quali il Corap, che sembra annunciare dunque la volontà di liquidare l’ente, riportando dunque le lancette dell’orologio indietro di 18 mesi circa, a novembre 2019, quando la Regione Calabria liquidava il Corap con legge regionale n. 47/2019, successivamente bocciata nel febbraio 2021 dalla Corte Costituzionale. Avevamo ragione a conservare tutte le nostre perplessità e speravamo che il nostro pessimismo fosse smentito. Nonostante gli sforzi degli ultimi mesi del nuovo Commissario Straordinario nel predisporre gli atti utili per l’approvazione dei bilanci e del Piano Industriale, la Regione non procede, anzi frena e, visti i tempi prossimi alle elezioni, sembra prendere tempo, per cedere alla futura assemblea legislativa questa “patata bollente”. Alla luce di quanto sopra – scrivono i sindacati – essendo le nostre richieste rimaste pressoché insoddisfatte, chiediamo un incontro urgente per discutere delle problematiche evidenziate, confermando nel contempo lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori ed annunciando assemblee dei dipendenti dal 30 agosto 2021, presso le unità territoriali dove prestano il proprio servizio, durante le quali si riuniranno ogni giorno dalle 11 alle 12, incontrando anche la stampa ed i candidati alle ormai vicine elezioni regionali. In ragione di tutto quanto sopra – conclude la nota – permanendo lo stato di incertezza, viene proclamata una giornata di sciopero per il prossimo 7 settembre.
x
x