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Oliverio: «Pronto a ritirarmi, cerchiamo una candidatura insieme a Bruni e de Magistris»

L’ex governatore pare proporre un passo indietro collettivo ai candidati riformisti. E invoca un tavolo da convocare «nello spazio di pochissimi giorni». L’ex pm risponde picche: «Siamo oltre il ce…

Pubblicato il: 19/08/2021 – 16:47
Oliverio: «Pronto a ritirarmi, cerchiamo una candidatura insieme a Bruni e de Magistris»

CATANZARO «Voglio prendere positivamente ed estremamente sul serio le affermazioni di Amalia Bruni e di Luigi De Magistris. Per quanto mi riguarda sono pronto a ritirare la mia candidatura e sedermi attorno ad un tavolo con la Bruni e De Magistris, se loro faranno altrettanto, ricercando poi la candidatura capace di unire su basi pluralistiche e democratiche le diverse anime del centrosinistra e per mettere a disposizione ogni energia e progettualità per definire una strategia vincente rispetto al centrodestra». Mario Oliverio non ha ancora convocato la conferenza stampa con la quale aveva deciso di motivare la propria discesa in campo. Che resta, dunque, sospesa in attesa dell’incontro al quale l’ex governatore chiama gli altri candidati dell’area progressista. Per ora Oliverio pare invitare tutti (primo fra tutto se stesso) a un passo indietro. E l’appello arriva nel giorni in cui Giuseppe Aieta, consigliere regionale storicamente vicino alle sue posizioni, ha lanciato un richiamo a tutto il fronte di centrosinistra: «Fermiamoci». Richiamo che nasconde anche le perplessità di altri candidati “oliveriani”: non tutti sono convinti di seguire l’ex presidente della giunta regionale in una sfida che certo non appare priva di ostacoli.

«Il Pd avrebbe dovuto ricorrere alle Primarie»

«A chi – scrive su Facebook –, come Amalia Bruni, sostiene che l’unico obiettivo per i progressisti calabresi debba essere quello di rimettere in piedi la Calabria, rispondiamo, senza se e senza ma, che questo dovrebbe essere per ciascuno di noi, tutti, nessuno escluso, la priorità delle priorità. A questo proposito mi preme ricordare come, da sempre, questo sia stato l’assillo, che ha rappresentato l’anima di tutte le mie dichiarazioni, assieme al carattere inclusivo, democratico e pluralistico su cui doveva, e comunque dovrà, poggiare l’unità del centrosinistra». Per il Pd Oliverio ribadisce la propria critica: «La candidatura a Presidente doveva essere espressa ricorrendo alle elezioni Primarie, come fortemente e inascoltatamente richiesto da più voci. Sottolineo, infine, come la mia decisione di scendere in campo e quindi affrontare, congiuntamente ad una vasta area del centrosinistra che condivide con me questa scelta, da protagonisti la competizione elettorale, è arrivata buon’ultima e distante nel tempo rispetto alle altre, dopo aver verificato che le mie parole rimanevano non solo senza risposta, ma addirittura senza interlocuzione».

«Al progetto progressista occorrono persone credibili»

Un pensiero anche per De Magistris, che «affida la sua risposta ad una replica in cui sostiene che non basta evitare la polverizzazione delle candidature ma occorre dare un carattere effettivamente alternativo al progetto progressista anche facendolo sostenere da persone credibili».

«Un tavolo nello spazio di pochissimi giorni»

L’ex governatore, dunque, è pronto a discutere. Ma il tavolo dovrà essere convocato «nello spazio di pochissimi giorni, in maniera da non concedere margini a furbizie o a tornaconti strumentali. In merito alle candidature, anche queste non vanno affidate all’arbitrio di nessuno ma ad un codice etico oggettivo, poggiante su regole e leggi applicabili in ogni stato di diritto, rifuggendo da fondamentalismi fuorvianti e liberticidi».

De Magistris risponde picche: «Nessuna possibilità di ritiro»

Più che in pochissimi giorni, la prima risposta all’appello è arrivata nel giro di qualche ora. «Di ritirarsi non se ne parla», è la presa di posizione che arriva dall’entourage di Luigi de Magistris. Risposta più che prevedibile. E ancorata a una motivazione che il sindaco di Napoli va ripetendo da mesi a chi gli chiede perché non sieda al tavolo del centrosinistra. «Noi non ci riconosciamo nel centrosinistra, noi parliamo a tutti i calabresi».
«Ho apprezzato la presa di distanza di Mario Oliverio dai vertici del commissariato partito democratico calabrese – dice poi ufficialmente de Magistris –. Voglio però ribadire a lui e a tutti, per l’ennesima volta, che non esiste nessuna possibilità di un ritiro della mia candidatura e della nostra coalizione. Noi non siamo tra l’altro nel recinto di un centrosinistra asfittico. Siamo oltre. Parliamo a tutte le calabresi e a tutti i calabresi. Stiamo lavorando per rompere un sistema politico terribile che ha devastato diritti e speranze e vogliamo garantire un futuro florido alla Calabria con un governo di persone oneste, libere, competenti e coraggiose. Rappresentiamo l’alternativa che parla al popolo e che renderà protagonista la gente che vuole passare senza più paura dal ricatto al riscatto. Chi vuole il cambiamento e ama la Calabria ci sostenga senza se e senza ma e noi non tradiremo la fiducia». La posizione non cambia, la candidatura di de Magistris resta in campo davanti all’appello dell’ex governatore. Quella di Oliverio si vedrà.

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