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«Minacciata per il mio orientamento sessuale». La denuncia della concorrente tv di origini calabresi

Lo sfogo sui social della campionessa di “Reazione a catena” Sara Vanni, nata a Torino ma originaria di Diamante. Magorno: «Siamo solidali»

Pubblicato il: 20/08/2021 – 13:35
di Giorgio Curcio
«Minacciata per il mio orientamento sessuale». La denuncia della concorrente tv di origini calabresi

LAMEZIA TERME Una popolarità inattesa, nata dalla partecipazione ad un noto programma di RaiUno, “Reazione a Catena”, insieme ad altre due concorrenti. Il rovescio della medaglia, come accade ormai troppo spesso, sono state proprio le “reazioni” negative piovute dal mondo dei social network. La storia è di Sara Vanni, nata 29 anni fa a Torino ma di origini calabresi e, precisamente, di Diamante in provincia di Cosenza. Sara, insieme alle compagne d’avventura Giovanna Tierno e Valentina Quaranta ha formato “Le Sibilie” con le quali da settimane sta sbancando il quiz estivo condotto da Marco Liorni, portando a casa finora oltre 91mila euro. Sara è però vittima da alcuni giorni di pesanti insulti e offese sui social, anche a causa del suo orientamento sessuale. A scriverlo è lei stessa attraverso il suo profilo Twitter in cui ha già annunciato «querela».

sara vanni social

Gli insulti via social

Il tutto era nato da una sorta di “coming out” della concorrente dopo la pubblicazione di alcuni meme sui social network. Dal “gioco” agli insulti con alcuni messaggi di chiaro stampo omofobo: «Tagliatele le corde vocali, questa ragazza deve bruciare» oppure: «Lesbica di me***, se ti incontro ti do io quello che ti manca, un c**** da 23 cm».

Dagli insulti alla replica

E così, proprio su Twitter, la concorrente originaria di Diamante ha replicato in queste ore: «A causa delle minacce ricevute nei miei confronti, della mia famiglia e dei miei amici ho esposto una querela verso alcuni profili e questa sera non commenterò sui social #reazioneacatena che, ricordiamo, è un gioco e quello doveva restare. Grazie a tutt* per il supporto». E poi : «In tutto questo sono stata insultata e minacciata anche per il mio orientamento sessuale. Se la #leggezan fosse stata approvata, avrebbe costituito un aggravante».
Uno sfogo nato dopo i tanti insulti ricevuti e scritti proprio sotto ai post della concorrente calabrese, e che ha inevitabilmente suscitato le reazioni e la vicinanza di chi, in questi giorni, ha seguito il suo percorso (insieme alle altre due compagne) nel gioco di Rai1.

La solidarietà

«Le minacce e le offese rivolte dagli haters a Sara Vanni sono un segno inammissibile di intolleranza e inciviltà che tutta la comunità di Diamante condanna». Lo dice il sindaco di Diamante, Ernesto Magorno riferendosi agli episodi denunciati dalla giovane diamantese, tra le protagoniste, in questo periodo, del noto programma televisiva di RAI 1 “Reazione a Catena”. «Siamo solidali con Sara e con la sua famiglia – dice ancora il Sindaco – e, a nome di tutta la Città, vorremmo dirle che la incoraggiamo ad andare avanti e che siamo orgogliosi di lei, non solo per la bravura che sta dimostrando in televisione, ma anche e soprattutto per il coraggio e la determinazione che sta dimostrando nel suo percorso di vita».

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