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Scuola, Calabria tra gli ultimi per vaccini. Ma la Regione non ha dati aggiornati

Il 67,1% avrebbe ricevuto la doppia dose. Savaglio: «Numeri parziali». Tra confusione e “no vax” manca un mese all’avvio delle lezioni

Pubblicato il: 21/08/2021 – 7:43
Scuola, Calabria tra gli ultimi per vaccini. Ma la Regione non ha dati aggiornati

CATANZARO La Calabria tra le regioni con il tasso più basso di vaccinati per il personale scolastico. A un mese esatto dalla ripresa delle lezioni, prevista per il 20 settembre, i dati forniti oggi con il report della struttura del Commissario, Francesco Figliuolo, non sono rassicuranti. La percentuale di vaccinati si ferma al 67,17%, dato migliore solo a quello di Sicilia e Sardegna, ma dall’assessorato regionale all’Istruzione, guidato dalla scienziata Sandra Savaglio, trapela qualche perplessità. Secondo quanto ricostruito dall’assessorato all’Agi, c’è «il ragionevole dubbio che non sia questo il dato reale del personale scolastico vaccinato nella regione. Ciò perché il 67,17% a cui si fa riferimento comprende le sole prenotazioni avvenute attraverso la scuola, ma non include quanti invece hanno deciso di vaccinarsi autonomamente, magari dopo il 30 giugno e la chiusura della scuola».

Tra confusione e sacche di resistenza no vax

L’assessorato regionale all’Istruzione, che ha ricevuto diversi solleciti, ha anche provato a interloquire con tutte le istituzioni coinvolte, ma ci sono difficoltà a ottenere tutti i dati. Anche le organizzazioni sindacali seguono con attenzione l’evolversi della vaccinazione nel mondo della scuola. Mimmo Denaro, segretario generale Flc Cgil Calabria, ha detto all’Agi: «Il dato risente della confusione generata durante la campagna vaccinale, ma non si tratta di no vax, quanto piuttosto di persone che hanno avuto difficolta’ nello scegliere se vaccinarsi o meno. L’augurio è che il personale scolastico – ha aggiunto – possa tornare a vaccinarsi dopo questo periodo di ferie, altrimenti rischiamo ripercussioni sul nuovo anno». Le sacche di resistenza non mancano, ha comunque evidenziato Denaro, al punto che «c‘è qualcuno che ha minacciato di dimettersi dal sindacato davanti alle nostre continue richieste di vaccinazione, ma noi riteniamo che sia un dovere civile e sociale». Confusione emerge anche rispetto alla gestione del green pass, come ha evidenziato il sindacalista, e rispetto al pagamento dei tamponi da parte dello stesso personale scolastico. Denaro, comunque, ha sollecitato la Regione e gli altri enti coinvolti: «Manca un mese e ancora non è stato convocato il tavolo regionale per l’inizio dell’anno scolastico affrontando tutti i temi necessari».

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