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Stop al blocco delle cartelle: da settembre tornano i pignoramenti

Il 31 agosto scade la proroga del rinvio delle notifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ecco le date da ricordare

Pubblicato il: 23/08/2021 – 18:04
Stop al blocco delle cartelle: da settembre tornano i pignoramenti

ROMA Pochi giorni ancora e nelle buche delle lettere degli italiani arriveranno le raccomandate dell’Agenzia delle Entrate. Scade alla mezzanotte del 31 agosto il termine della sospensione di molti atti impositivi che a seguito dell’emergenza Covid erano rimasti congelati dopo la conversione in legge del decreto “Sostegni bis”. Così dal primo settembre le notifiche degli atti, delle procedure di riscossione nonché dei pagamenti delle cartelle e delle rateizzazioni ritorneranno ad essere inviate ai contribuenti.
A chiarirlo anche la stessa Agenzia delle Entrate Riscossione che ha pubblicato la Faq con le risposte alle domande più frequenti formulate dai cittadini.

Nuovi termini di scadenza

Tra le novità previste dal “Sostegni bis”, le scadenze aggiornate per il pagamento delle quattro rate della «rottamazione-ter» e delle due rate del «saldo e stralcio» previste nel 2020 e non ancora versate, concedendo ai contribuenti in ritardo la possibilità di diluire i versamenti in 4 mesi.
Una novità visto che precedentemente con il decreto Sostegni (DL n.41/2021) veniva disposto il pagamento in un’unica soluzione entro il termine ultimo del 31 luglio e concede la facoltà di effettuare i versamenti delle rate 2020 ancora dovute ripartendoli nei mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre senza perdere le agevolazioni previste. Il primo appuntamento è stato il 31 luglio (un sabato, quindi slittamento al 2 agosto) per il pagamento delle rate scadute il 28 febbraio 2020 (per la rottamazione-ter) e il 31 marzo 2020 (per il saldo e stralcio).
Mentre le altre date sono fissate a settembre e ottobre 2021 e permetteranno di non perdere le agevolazioni previste.

Le date da ricordare

Secondo quanto riportato anche dal Corriere.it, per non perdere i benefici della definizione agevolata, chi è in regola con i versamenti del 2019 deve effettuare il pagamento delle rate non ancora versate nel 2020 in quattro mesi a partire da luglio 2021. Entro il 31 agosto 2021, quindi, si paga la rata scaduta il 31 maggio 2020 (rottamazione ter); entro il 30 settembre 2021 si pagano le rate scadute il 31 luglio 2020 (rottamazione ter e saldo e stralcio); entro il 31 ottobre 2021 si paga la rata scaduta il 30 novembre 2020 (rottamazione ter).
Restano confermati i termini per il pagamento delle rate di febbraio, marzo, maggio e luglio 2021 che dovrà avvenire entro il 30 novembre 2021.
«Per ogni scadenza — precisa l’Agenzia delle Entrate — è prevista la possibilità di effettuare il pagamento avvalendosi anche dei 5 giorni di tolleranza aggiuntivi concessi dalla legge (quindi per il termine del 2 agosto saranno considerati validi i versamenti effettuati entro il 9 agosto 2021). In caso di pagamenti oltre i termini previsti o per importi parziali, verranno meno i benefici della misura agevolativa e i versamenti effettuati saranno considerati a titolo di acconto sulle somme dovute.

Avvisi di accertamento e addebito Inps

La legge di conversione del decreto Sostegni bis ha concesso la proroga dal 30 giugno al 31 agosto 2021 del termine finale di sospensione dei versamenti di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di accertamento esecutivo, avvisi di addebito Inps la cui scadenza ricade nel periodo tra l’8 marzo 2020 e il 31 agosto 2021. «La sospensione — precisa l’Agenzia delle Entrate — riguarda anche il pagamento delle rate dei piani di dilazione, in scadenza nello stesso periodo (per i soggetti con residenza, sede legale o la sede operativa nei comuni della c.d. “zona rossa” di cui all’allegato 1 del DPCM 1° marzo 2020, la sospensione decorre dal 21 febbraio 2020). I pagamenti degli atti sospesi dovranno essere effettuati entro il mese successivo alla fine del periodo di sospensione e quindi entro il 30 settembre 2021».

Pignoramenti e ipoteche

Restano sospese fino al 31 agosto 2021 le procedure cautelari ed esecutive come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. La sospensione riguarda anche gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati prima della data di entrata in vigore del decreto Rilancio (19/5/2020), su stipendi, salari, altre indennità relative al rapporto di lavoro o impiego, nonché a titolo di pensioni e trattamenti assimilati. «Quindi — precisa l’Agenzia delle Entrate — le somme oggetto di pignoramento non devono essere sottoposte ad alcun vincolo di indisponibilità e il soggetto terzo pignorato (ad esempio il datore di lavoro) deve renderle fruibili al debitore (ciò anche in presenza di assegnazione già disposta dal giudice dell’esecuzione)». A decorrere dal primo settembre 2021 riprenderanno a operare gli obblighi imposti al soggetto terzo debitore («e quindi — precisa l’Agenzia delle Entrate — la necessità di rendere indisponibili le somme oggetto di pignoramento e di versamento all’Agente della riscossione fino alla copertura del debito»). Rimangono sospese fino al 31 agosto 2021 anche le verifiche di inadempienza delle Pubbliche Amministrazioni e delle società a prevalente partecipazione pubblica, da effettuarsi prima di disporre pagamenti di importo superiore a cinquemila euro. Le amministrazioni pubbliche dunque possono procedere con il pagamento in favore del beneficiario.

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