REGGIO CALABRIA È uno schieramento a geometria variabile quello di Luigi de Magistris. Un’area variegata soggetta a fibrillazioni e riposizionamenti lungo il cammino che sta portando l’ex pm di Catanzaro in giro per la Calabria. L’ultimo ripensamento, stando ai boatos che circolano in queste ore, sarebbe di quelli che fanno rumore: Mimmo Lucano, ex sindaco del modello Riace e candidato simbolo del polo indipendente, potrebbe ripensarci. L’ultima iniziativa pubblica alla quale ha partecipato Lucano ha il sapore di un ritorno alla dimensione locale: si tratta dell’inaugurazione del forno sociale dei popoli a Riace. Una iniziativa sorta anche grazie alla comunità Laudato Si’ che l’ha sperimentata a Nichelino Stupinigi, nel Torinese. E Lucano, per l’occasione, ha ringraziato l’assessore del comune piemontese Valentina Cera, per il «messaggio di pace e di fratellanza» e «per aver scelto noi e Riace». Non poteva esserci, e infatti non c’è stato, alcun riferimento all’impegno dell’ex primo cittadino alle Regionali. Ma – è questa l’impressione tra gli addetti ai lavori – Lucano pare più defilato rispetto all’inizio della marcia che lo vede accanto a de Magistris. Segnali di ripensamento che coincidono con l’assembramento delle candidature nell’area riformista e con la discesa in campo di Mario Oliverio, annunciata, poi sospesa e infine apparentemente confermata. Oliverio e Lucano sono legati da un rapporto che va anche al di là della politica. Quando l’inchiesta della Procura di Locri ha travolto l’allora sindaco e il modello di accoglienza nato nella Locride, Oliverio (all’epoca governatore della Calabria) si è speso in prima per persona per difendere le pratiche ideate e messe in atto da Lucano. Che aveva visto di buon occhio il tentativo di stringere un intesa tra l’ex presidente della giunta regionale e il sindaco di Napoli. E ancora ci spera. Forse, addirittura, la sua candidatura potrebbe dipendere da questo accordo o dal suo fallimento.
«Smentiamo seccamente le illazioni che stanno circolando in questo momento sui giornali riguardanti l’abbandono, da parte di Mimmo Lucano, della coalizione di de Magistris per passare nelle fila di Mario Oliverio, ex governatore e oggi in corsa per le elezioni regionali». E’ quanto si legge in una nota di “Un’altra Calabria è possibile”. La lista, dunque, e non direttamente Lucano, interviene per chiarire che l’ex sindaco non andrà con Oliverio (cosa che il Corriere della Calabria non ha sostenuto).
«Il lavoro politico della nostra lista – prosegue la nota – ha significato la costruzione di un fronte ampio, competitivo e dialogante. Eppure questo non ha mai voluto dire cedere alle sirene della vecchia politica calabrese, che riteniamo responsabile dello sfascio della nostra terra. La nostra lista è fatta di uomini e donne che hanno l’obiettivo di rinnovare la rappresentanza politica e portare il cambiamento in Calabria, ponendosi fermamente al fianco di Luigi de Magistris. Crediamo infatti che le prossime elezioni regionali saranno un vero e proprio referendum fra il cambiamento e la conservazione dello status quo: noi sappiamo da quale parte stare. Pertanto, ribadiamo il nostro impegno all’interno della coalizione che vuole Luigi de Magistris presidente, con cui da mesi stiamo lavorando per costruire un’alternativa reale e concreta, e siamo consapevoli di portare dentro questa battaglia una nostra specificità che nasce dall’esperienza di Riace come laboratorio di buone pratiche. La giustizia sociale, la solidarietà, l’uguaglianza, i beni comuni rappresentano la bussola del nostro agire politico, valori che riteniamo fondamentali per una sinistra che voglia dirsi davvero alternativa».
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