CATANZARO «Con la Lega ho chiuso. Non sono abituato a fare polemiche, forte del mio ruolo professionale e sociale consolidato con anni di duro lavoro, di studi, di letture profonde. Segnalo solo che Catanzaro, capoluogo di regione, è stata troppo sacrificata seguendo logiche errate, incoerenti, inaccettabili». È quanto afferma Tommaso Francesco Mazza, storico militante della Lega a Catanzaro, membro del Direttivo provinciale e componente del Dipartimento regionale Agricoltura.
«Non rinuncio al mio impegno politico, ovviamente, che comunicherò a breve – prosegue Mazza -. Invio un saluto fraterno a tutti gli amici e dirigenti locali, ahimé mai ascoltati, con i quali ho condiviso momenti politici esaltanti nella convinzione che si potesse avviare un processo di grande rinnovamento in Calabria e a Catanzaro. Avevo segnalato da tempo diverse criticità, nonché letture distorte dei fatti e della realtà che giungono a Roma o a Milano in maniera strumentale. Il mancato puntuale ascolto della dirigenza leghista di base ha impedito che le verità politiche autentiche venissero a galla. Ma ripeto, lungi da me intenti polemici. Di certo alle prossime elezioni regionali sarò schierato a sostegno del candidato presidente del centrodestra, Roberto Occhiuto, cui riconosco capacità politiche notevoli e che, grazie anche alla sua ormai lunga esperienza nazionale, potrà dare una svolta, tanto attesa, al governo della Calabria. Non è un addio, ma un arrivederci, nella certezza che i responsabili politici della distruzione di un grande sogno verranno restituiti al nulla politico dal quale provenivano. Spero che dolorosi addii come quello di Vincenzo Olivadese, di tutto il glorioso gruppo di Girifalco e il mio personale possano fare aprire nella Lega una riflessione profonda».
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