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Covid e ricerca, il lavoro dell’Unical riceve riconoscimenti mentre la Regione sta a guardare

Il lavoro del dipartimento di Farmacia è stato pubblicato su un’importante rivista scientifica. Ma per andare avanti servono fondi

Pubblicato il: 25/08/2021 – 20:25
Covid e ricerca, il lavoro dell’Unical riceve riconoscimenti mentre la Regione sta a guardare

COSENZA Il lavoro di ricerca del dipartimento di Farmacia dell’Università della Calabria ha prodotto «un polimero ingegnerizzato con tecnologia ad imprinting molecolare capace di neutralizzare il virus Sarscov-2». Un risultato sul quale l’Unical è arrivata per prima nonostante sullo stesso progetto lavorassero anche altri gruppi di ricerca «dislocati principalmente in Inghilterra (il più grande) Francia e Svezia».«Ma noi siamo arrivati per primi e lo abbiamo anche testato sul virus. Ora stiamo lavorando sulle varianti e fra poco usciranno altri due bellissimi lavori…», scrive sulla sua pagina Facebook il docente Francesco Puoci il quale dà l’annuncio che «la nostra ricerca é stata pubblicata su un giornale di importante caratura scientifica internazionale… Molti di voi si chiederanno che vuol dire tutto questo… Allora, questo traguardo aiuta a distinguere una seria ricerca scientifica da qualcosa che non lo é ( voglio essere diplomatico). Mai avrei immaginato di trovarmi/ci nell’occhio del ciclone in quest’anno e su questa ricerca».

«Nessuna attenzione da nessuna istituzione»

Dunque le buone notizie sono due: il risultato scientifico raggiunto dai ricercatori del dipartimento universitario calabrese e la pubblicazione su una rivista di caratura scientifica internazionale.Eppure, mentre in Toscana la Regione ha dato alla fondazione Toscana life science park decine di milioni di euro o mentre Regione Sardegna ha dato cospicui fondi all’università di Sassari per una ricerca… la Calabria tace. Nessun interesse e nemmeno un centesimo. Il docente comunica le buone notizie per «fare sentire qualcuno orgoglioso che dalla Calabria, DAI CONFINI DELL’IMPERO, si é riusciti a fare qualcosa di buono», scrive. Ma con rammarico comunica anche «la delusione di non aver avuto da nessuna istituzione un minimo di attenzione, perché davvero si ha in mano qualcosa di serio e sarebbe stato più che opportuno poter approfondire…sarebbero serviti fondi..tanti soldi…».

«Andremo avanti, abbiamo fatto bene»

Ma il tempo del rammarico deve durare poco. Il prof, riporta subito in primo piano le buone notizie: «Mi fermo qui! Noi credo che abbiamo fatto il nostro dovere… e mi sembrava giusto comunicarlo. Stiamo continuando a lavorare, andremo avanti… e faremo bene! Siamo una grande squadra…!», scrive. E la Regione Calabria cosa farà? Mentre c’è chi consegue risultati, resterà sempre girata dall’altra parte?

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