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L’allarme

Afghanistan, Perri (Unicef Cosenza): «Avviata raccolta fondi»

«Circa 10 milioni di minori avranno bisogno di assistenza umanitaria. Il nostro impegno per questo Paese continua»

Pubblicato il: 26/08/2021 – 12:38
Afghanistan, Perri (Unicef Cosenza): «Avviata raccolta fondi»

COSENZA«Tutto il mondo osserva con profonda preoccupazione e sconcerto la situazione in Afghanistan, che si aggrava di ora in ora e che tende a prefigurare uno scenario drammatico. L’Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, attraverso la sua direttrice Henrietta Fore – si legge in una nota di Monica Perri presidente comitato provinciale di Cosenza per l’Unicef – ha lanciato l’allarme: circa 10 milioni di minori in questo paese hanno bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere. Si stima che un milione di bambini soffriranno di malnutrizione acuta grave quest’anno e, senza cure, potrebbero morire. Sono minori circa il 60% dei 550 mila afghani che sono stati costretti a lasciare le proprie case. Da gennaio, le Nazioni Unite hanno registrato oltre 2 mila violazioni gravi dei diritti dei bambini. I numeri riportati dalla presidente del Comitato provinciale dell’Unicef di Cosenza, Monica Perri, restituiscono il quadro di una situazione destinata ad aggravarsi ulteriormente e che necessita di provvedimenti urgenti.   Unicef Italia – continua Monica Perri – con i suoi vertici ed i Comitati provinciali, è al lavoro per concorrere ad affrontare anche questa emergenza. Una raccolta fondi è stata realizzata la scorsa sera dall’Unicef cosentina presso il Resort La Castellana in Belvedere Marittimo.  Purtroppo la domanda di aiuti umanitari è destinata a crescere ancora nei prossimi mesi anche a causa della pandemia da Covid-19 e di una forte siccità, con conseguente carenza d’acqua».  «Dopo 65 anni in Afghanistan – dichiara Perri – l’Unicef continua ad impegnarsi sul campo per migliorare le vite di bambini e donne, a garantire alcuni servizi essenziali, fra cui assistenza sanitaria, vaccinazioni salvavita contro polio e morbillo, protezione, alloggio, acqua e servizi igienici». «Al momento il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia – prosegue ancora la nota – sta implementando i suoi programmi attraverso la fornitura di servizi per la nutrizione e l’acqua alle famiglie sfollate e spera di espandere queste operazioni in aree che non possono essere raggiunte a causa delle insicurezze.  In questo scenario, la direttrice dell’Unicef Fore comunica che l’organizzazione internazionale resterà in campo e che non ci sarà nessun ritiro per l’agenzia che proseguirà le sue attività salvavita rivolte ai minori e lancia un appello perché – conclude la nota – sia assicurato che l’Unicef con i partner umanitari abbiano garantito un accesso sicuro, tempestivo e senza restrizioni ovunque nel paese e che tutti gli operatori umanitari abbiano lo spazio di operare secondo i principi umanitari di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza».  

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