Cosenza in Comune: «la nostra città è in costante emergenza»

COSENZA «La città si avvia a una campagna elettorale lampo, nella quale si dovranno affrontare questioni di drammatica emergenza in tempi strettissimi, che si accavallano alla competizione elettorale regionale. Anziché perdersi in argomentazioni su eventuali alleanze – che non partono da una seria visione programmatica, bensì da chi già si è reso protagonista, sia dalla maggioranza scellerata, sia dall’opposizione complice, di oltre un decennio disastroso per Cosenza – è quanto mai urgente mettere al centro la città e tutte le gravi, e ataviche, problematiche da risolvere. Complice il commissariamento comunale di cui nessuno parla più». E’ quanto sostiene, in una nota, Cosenza in Comune. «Nei mesi trascorsi abbiamo cercato tutte le convergenze possibili. Ci siamo resi disponibili, diversamente da altri, anche a passi indietro sulle candidature, in nome di sintesi costruttive. Abbiamo partecipato a molti tavoli, che abbiamo però visto e denunciato non essere effettivamente rappresentativi di tutte le realtà che operano sul territorio. Con chiarezza e lealtà, per collaborare e tentare di costruire coalizioni di sinistra, abbiamo posto come uniche condizioni l’attenzione programmatica alle urgenze della città e la discontinuità netta rispetto a un sistema trasversale che ha allontanato di parecchio la politica del “palazzo” dai bisogni dei cittadini». «Riteniamo, infatti, che la vera sfida delle prossime elezioni sia quella tra continuità e rinnovamento», continuano. «Tra la sopravvivenza, più o meno mascherata, di un sistema di potere trasversale, che da tempo tarpa le ali alla nostra terra e la rottura di questo sistema attraverso una svolta vera. Nei metodi, nelle persone e nelle politiche. Ecco perché abbiamo chiesto che il candidato/a sindaco/a fosse persona competente, impegnata sul territorio a fronteggiare problematiche reali. Attore capace di farsi portavoce e attuare un programma innovativo, ma estraneo alla politica del palazzo. Sia della maggioranza, sia dell’opposizione, che la città ha avvertito contigue e corresponsabili nell’opera di cementificazione del territorio. Di destrutturazione dei servizi pubblici e di abbandono di intere categorie di persone e quartieri dell’area urbana. Questo candidato non lo abbiamo imposto, ma abbiamo chiesto e tentato di cercarlo insieme, tra tutte le energie positive della citta. Purtroppo, però, a prevalere sano stati ancora una volta personalismi intollerabili o metodi politicamente inappropriati, uniti a tentativi troppo tardivi di far passare come proposte di rinnovamento forme di palese continuità col passato e la malapolitica, per nulla in grado di intercettare quella richiesta che viene da più parti della città di voltare finalmente pagina». «Per questo – concludono – vogliamo rivolgere un appello a tutti i cittadini e a tutte quelle forze politiche e associative che, nel segno di un rinnovamento vero, non apparente, intendano collaborare alla realizzazione dei punti programmatici che riteniamo più urgenti. La sanità pubblica e il rafforzamento della medicina territoriale, l’investimento nei servizi pubblici essenziali come l’acqua, il diritto alla casa, l’assistenza alla disabilità e un servizio funzionale e decoroso di smaltimento dei rifiuti. Il recupero di una viabilità efficiente e la valorizzazione dell’ambiente e del verde urbano (non colate di cemento bianco o colorato spacciate per piazze e parchi). Attenzione e investimenti seri e tangibili per molte aree marginali, se non del tutto dimenticate, quartieri come il centro storico. A cui bisogna restituire certamente dignità e solidità, con la messa in sicurezza strutturale».