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Il provvedimento

Incendi, via libera allo stato d’emergenza anche per la Calabria

Il Governo ha approvato le misure necessarie a sostenere la regione devastata dai roghi. Le reazioni della politica

Pubblicato il: 26/08/2021 – 18:43
Incendi, via libera allo stato d’emergenza anche per la Calabria

ROMA Via libera allo stato di emergenza per gli incendi per quattro Regioni: Sicilia, Sardegna, Molise, Calabria. Lo ha deciso il Governo nel corso del Consiglio dei ministri che si è tenuto a Roma giovedì pomeriggio.

Gelmini: «Non lasciamo soli i cittadini colpiti dagli incendi»

«L’estate ha visto molti territori colpiti da incendi, prevalentemente dolosi. E allora il primo provvedimento che abbiamo assunto in Consiglio dei ministri, alla ripresa, è la dichiarazione dello stato di emergenza per Sicilia, Sardegna, Calabria e Molise», ha spiegato Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, in un video postato su facebook al termine del Cdm.
«Questo significa più risorse per i territori colpiti, ma significa soprattutto non lasciare soli quei cittadini che hanno avuto danni ingentissimi: che hanno perso la casa, l’azienda, il bestiame, i sacrifici di una vita. Stiamo lavorando anche all’interno della Conferenza Stato-Regioni per favorire una sinergia e una collaborazione per una prevenzione più forte in vista della prossima stagione. Dobbiamo, evidentemente, prevedere sanzioni più pesanti per i piromani. Dobbiamo lavorare, e lo stiamo già facendo, per mettere in sicurezza e per tutelare la nostra bella Italia», conclude il ministro Gelmini.

Patuanelli: «Primo passo per aiuti ai territori colpiti»

«E’ un primo step per aiutare il territorio. Ora il mandato alla Protezione Civile per la messa in sicurezza dei territori e per i primi interventi economici. E poi i ristori alle attività produttive”. E’ quanto ha dichiarato all’Ansa il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli al termine del Consiglio dei ministri che ha dichiarato lo stato di emergenza in quattro regioni per gli incendi: Sicilia, Sardegna, Molise e Calabria.

Graziano: «Provvedimento chiesto da subito dal Pd»

«Il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza per la Calabria, a seguito dei numerosi e devastanti incendi delle scorse settimane in cui hanno, purtroppo, perso la vita tante persone». È quanto dichiarato da Stefano Graziano, commissario regionale del Pd. «Come Partito democratico della Calabria – aggiunge – lo abbiamo chiesto fin dal primo momento – anche per supplire al silenzio di Spirlì e di Occhiuto che, pur governando la Regione Calabria, non hanno saputo rappresentarla davanti ad una immane tragedia come quella vissuta nei boschi calabresi». «Gli strumenti che lo stato di emergenza assicura per affrontare gli interventi di recupero delle aree devastate dalle fiamme – conclude Graziano – dovranno dare risposte immediate e coerenti con i danni subiti dai territori».

Bruni: «Ora subito i ristori per chi ha subito danni»

«Finalmente, il governo ha ascoltato la nostra richiesta, sono davvero soddisfatta perché si tratta di un successo di tutta la coalizione di Centrosinistra che lo ha chiesto tempestivamente non appena è stato chiaro che la portata degli incendi non poteva essere gestito localmente». Così Amalia Bruni, candidata per il Centrosinistra alla guida della Regione commenta la decisione del governo di dare il via libera allo stato d’emergenza per la Calabria. «Ora – aggiunge – vanno previsti ristori per tutti coloro che hanno avuti danni. La Regione si attivi potenziando la prevenzione per difendere tutto il territorio, cosa mai fatta finora».

Occhiuto: «Non bastano, ma ora partirà ricognizione danni»

«Abbiamo chiesto al governo Draghi di sostenere la Calabria, colpita duramente dagli incendi. L’esecutivo ha risposto con la dichiarazione dello stato di emergenza. Grazie a questa delibera del Consiglio dei ministri verranno erogati subito 2 milioni di euro alla nostra regione, e partirà una puntuale ricognizione dei danni a cose e persone, per valutare l’entità dei ristori. Bene, molto bene. Ma non basta». Lo afferma, in un post su facebook, il candidato alla presidenza della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. «Il problema va risolto – prosegue Occhiuto – aggiornando la legge sugli incendi, con una prevenzione organizzata, a fuoco spento, e con il ricorso alle migliori tecnologie per il
controllo costante del territorio. Prevenzione, monitoraggio, localizzazione, intervento. Gli strumenti ci sono. Da presidente della Regione li metterò in campo tutti».

Raso: «Stato d’emergenza è solo l’inizio»

«La dichiarazione dello stato d’emergenza di certo non basta ma, in ogni caso, è il presupposto essenziale per affrontare alcuni degli effetti della devastazione subita dalla Calabria quest’estate. Gli incendi hanno profondamente segnato il volto della regione, inciso a fondo sulla consistenza di un patrimonio ambientale e forestale unico ed irriproducibile, colpito duramente una biodiversità che troppo tardi e non in maniera completa abbiamo guardato come risorsa da tutelare e difendere ad ogni costo.
Ora, dopo la dichiarazione dello stato d’emergenza, è tempo di ragionare e soprattutto agire per il futuro; occorre selezionare le buone pratiche di prevenzione e sostenerle, occorre ragionare a fondo, con il Governo nazionale, sui numeri forniti dal Commissario di Calabria Verde e sull’allarme lanciato ormai da tempo dalle sigle sindacali». E’ quanto dichiara il consigliere regionale, Pietro Raso. «Se nel passato numeri, consistenza ed impieghi dei lavoratori forestali hanno sollevato polemiche e molte descrizioni spesso pregiudizievolmente ostili ora è tempo di guardare in faccia la realtà, il bacino dei lavoratori forestali si va esaurendo, la loro età media è di circa 60 anni, poche centinaia sono quelli che è possibile impiegare nelle attività di contrasto e spegnimento degli incendi. E’ tempo, dunque, di affrontare il problema con una previsione pluriennale che consenta di immettere in Calabria Verde forze giovani e razionalmente organizzate e distribuite sul territorio regionale. Cosi come sarà necessario, a mio avviso, che la nuova Giunta regionale – tenendo conto dell’impegno già profuso ma soprattutto di quanto accaduto – assegni priorità assoluta al patrimonio forestale calabrese individuando precisi obiettivi, recuperando risorse, uniformando le strategie di prevenzione e valorizzazione. Nel farlo occorrerà forse immaginare una sorta di stati generali della montagna calabrese con il coinvolgimento dei Parchi nazionali, di quello regionale, dei Consorzi di bonifica, dei sindacati e delle tante, tantissime associazioni di volontariato».

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