CATANZARO La vicenda della proroga di indagine da parte della Procura di Catanzaro sulla questione dei pontili, che vede coinvolto anche il sindaco Sergio Abramo, diventa motivo di divisione politica nel capoluogo dir elione. Secondo il Nuovo Centrosinistra la vicenda «non fa più notizia. Non entriamo nel merito delle questioni giudiziarie, per rispetto del lavoro degli inquirenti e per il garantismo che ci contraddistingue, ma gli ultimi dieci anni di amministrazione di centrodestra saranno ricordati come gli anni della decadenza etica e morale della classe politica cittadina. Il danno all’immagine della città è enorme e di questo le prossime generazioni dovranno farsi carico creando gli anticorpi necessari affinché ci sia una rigenerazione morale del consiglio comunale. Dal canto nostro abbiamo già provveduto, con la redazione della “carta dei principi e dei valori”, a dotare il centro sinistra di uno strumento innovativo che mette al centro proprio l’etica della gestione della cosa pubblica. La vera “sentenza” che sancisce il fallimento politico del centrodestra non arriva dai magistrati, ma dalla città. Tutti lamentano un vuoto amministrativo che sta lasciando il nostro comune pieno di opere incompiute e di promesse non realizzate. Gli stessi consiglieri di maggioranza – sostiene il Nuovo Centroinsitra di Catanzaro – dichiarano pubblicamente, con rammarico, di non essere riusciti a dare risposte ai fabbisogni della popolazione. Mai come ora è evidente come la cattiva amministrazione possa ridurre la qualità della vita dei cittadini arrivando persino a far fare passi indietro allo sviluppo di una città. Di tutto ciò, gli elettori dovranno tenerne conto alle prossime elezioni comunali che si terranno tra meno di un anno e che rappresenteranno uno snodo vitale per il futuro del capoluogo di regione. Come coalizione, come Nuovo Centrosinistra, stiamo lavorando per creare le condizioni affinché emerga una nuova classe dirigente in grado di far compiere un salto di qualità al capoluogo di regione e che abbia come principale obiettivo l’interesse e il benessere dei catanzaresi».
A sostegno di Abramo il gruppo consiliare “Catanzaro da Vivere”: «Nutriamo piena fiducia nell’operato di Sergio Abramo, esponente politico che si è sempre contraddistinto per la sua onestà e la sua buona fede amministrativa. Abbiamo appreso dai giornali la notizia di una indagine a suo carico: ben venga dunque l’operato della magistratura, anche e soprattutto quando si rivela utile ad acclarare il corretto operato di chi gestisce la cosa pubblica nonché la totale estraneità da soggetti terzi che nulla hanno a che vedere con l’Amministrazione attiva. Esortiamo, dunque, il primo cittadino – concludono i consiglieri di “Catanzaro da Vivere” – a continuare a lavorare, come sempre animato da passione e grinta, fino alla fine del suo mandato». Anche il gruppo di diretto riferimento del sindaco, “Catanzaro con Abramo”, esprime vicinanza al primo cittadino: «La notizia dell’indagine per una presunta corruzione che coinvolgerebbe anche il sindaco Abramo ci ha letteralmente sconvolto. Pur avendo estrema fiducia nell’azione della magistratura, ci corre l’obbligo morale di evidenziare come sia proprio il nostro sindaco ad aver sempre respinto con veemenza atteggiamenti amministrativamente poco chiari. Ci viene difficile persino accostare la parola corruzione alla sua persona, quasi vent’anni di onorata e specchiata carriera politica senza la minima macchia rendono l’immagine di uomo, prima che di un politico, che non è mai sceso a compromessi. La lealtà e il rispetto delle regole – ricorda il gruppo “Catanzaro con Abramo” – sono le linee guida con cui ha agito in tutti i suoi anni alla guida della città, di una città che ama e alla quale ha ininterrottamente dedicato massimo impegno e dedizione assoluta. Siamo certi, anche se è difficile verificarlo e anche se oggi la politica ha perso parte della sua credibilità, che nessuno leggendo la notizia si sia sentito tradito e deluso dal suo sindaco, tanto è lontano da lui un certo tipo di atteggiamento. Le indagini seguiranno il proprio corso, consapevoli che la magistratura farà luce con il massimo della competenza, come sempre, su questa vicenda. In noi, ma riteniamo di parlare a nome di tutti coloro che hanno avuto modo di parlarci anche una sola volta, non vi è il minimo dubbio che da questa storia Abramo non solo uscirà totalmente libero da qualsiasi addebito, ma saprà dimostrare una volta ancora, con la determinazione che lo caratterizza, quanto specchiata sia la sua persona».
x
x