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Covid, dieci regioni a rischio moderato. Sicilia verso il giallo

Secondo Iss c’è una diminuzione del Rt: 1.01. Ma aumenta la soglia dei ricoveri. In Calabria 15,2% nei reparti e 5,9% intensive

Pubblicato il: 27/08/2021 – 11:40
Covid, dieci regioni a rischio moderato. Sicilia verso il giallo

Scende seppur di poco l’indice di trasmissibilità secondo il monitoraggio settimanale Iss-Ministero Salute dell’andamento dell’epidemia Covid in Italia: il valore Rt passa da 1,1 della scorsa settimana a 1.01 di quest’ultima. L’ulteriore ribasso conferma una tendenza in atto già da alcune settimane.
Lieve aumento, secondo quanto si apprende, invece per l’incidenza nazionale con 77 casi ogni 100 mila abitanti per il periodo 20-26 agosto, rispetto ai 74 casi di 7 giorni prima.
I valori sono all’esame oggi della Cabina di regia.

Dieci regioni a rischio moderato

Sono 10 Regioni e le province autonome che risultano invece classificate a rischio moderato e la Sicilia, che dovrebbe diventare gialla da lunedì, è classificata a rischio moderato ma con «un’alta progressione di escalation nei prossimo 30 giorni». Le restanti 11 Regioni risultano classificate a rischio basso.  Oltre la Sicilia che ha superato le soglie per i ricoveri (19.4%) e le intensive (12.1%), il rischio moderato riguarda Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Piemonte, Trento, Puglia, e Valle d’Aosta.

In Sicilia superati gli indicatori dei posti letto occupati

In particolare la Sicilia è in testa per superamento degli indicatori decisionali con un tasso di occupazione in terapia intensiva del 12,1% (contro la soglia del 10%), occupazione posti letto in area medica non critica del 19,4% (contro il 15% di soglia) e incidenza a 7 giorni (20-26 agosto) più alta di tutta Italia con 200,7 casi per 100mila abitanti contro la soglia di 50. In Sardegna 11,2% intensive e 14% area medica, con 148,5 di incidenza. In Calabria 15,2% nei reparti e 5,9% intensive con incidenza di 101,5.

I numeri dei casi Covid tracciati

Aumenta leggermente la percentuale dei casi di Covid rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti (34% rispetto al 32% della scorsa settimana). In lieve diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% rispetto al 47%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening. La circolazione della variante delta è ormai largamente prevalente in Italia e domina nell’UE. Per Iss e Ministero della Salute una elevata copertura vaccinale con questi numeri è più importante che mai.

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