RENDE L’Udc unito a sostegno di Roberto Occhiuto, candidato alle elezioni regionali in Calabria con il centrodestra. A Rende, in un noto hotel, il senatore e commissario dello scudo crociato in Calabria, Antonio De Poli, siede al tavolo al fianco di Occhiuto e del responsabile delle liste Udc del Cosentino, Flavio Cedolia. In sala anche il consigliere regionale Giuseppe Graziano.
«Oggi più che mai i cittadini calabresi, chiedono che la politica ritorni tra la gente, nel nostro dna da sempre ascoltiamo per capire i problemi e risolverli. Bisogna ricominciare ad ascoltare le persone a partire dalla sanità e su questo il nostro candidato Roberto Occhiuto ha le capacità e la forza per far tornare il settore in mano ai calabresi». A dirlo è il senatore Antonio De Poli, commissario dell’Udc in Calabria. «Altro tema importante – aggiunge – è quello del lavoro e penso ai giovani calabresi costretti ad emigrare in altre regioni». E poi un assaggio sul Pnrr, «i fondi che devono essere spesi bene». L’altro aspetto da tenere in considerazione in vista delle elezioni regionali è per De Poli quello della trasparenza: «abbiamo aderito al codice etico e attendiamo oggi i risultati dei controlli dell’Antimafia sulle liste». La chiosa, il senatore la dedica all’appuntamento elettorale a Cosenza: «Sono importanti, anche in questo caso l’Udc sosterrà il candidato sindaco di centrodestra».
«Sto cercando di rigenerare il centrodestra, sono orgoglioso che l’Udc sia al mio fianco e insieme dobbiamo cambiare la Calabria», dice Roberto Occhiuto. «Non sarò il presidente che litigherà per le decisioni legate alla scelta di sindaci e amministratori, ho come obiettivo la soluzione dei tanti problemi della mia terra. La nostra è una coalizione politica e non dobbiamo vergognarci dei partiti, un presidente autorevole deve rappresentare una classe dirigente che si rigenera in un centrodestra forte in Calabria e forte a livello nazionale», aggiunge. «Dobbiamo creare un ponte tra la nostra Regione e i partiti nazionali – chiosa – per dimostrare che esiste una Calabria che nessuno si aspetta».
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