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L’iniziativa

Lungro, nasce il Movimento Federativo delle Minoranze Linguistiche

L’associazione appena costituita: «Vogliamo assicurare i diritti costituzionali sinora negati a: Grecanici, Arbëreshë e Occitani

Pubblicato il: 29/08/2021 – 18:46
Lungro, nasce il Movimento Federativo delle Minoranze Linguistiche

LUNGRO «La Repubblica italiana, a livello centrale, ma anche a livello regionale e locale, non applica nel Sud la normativa in difesa delle sue minoranze linguistiche. A fare le spese – scrive in una nota il Movimento Federativo delle Minoranze Linguistiche – di questa scandalosa disuguaglianza che costituisce un problema di democrazia non rispettosa dei diritti delle minoranze sono: gli Arbëreshë, i Grecanici e gli Occitani della Calabria. Per rovesciare questo paradigma – continua la nota – ed allineare il nostro Paese alle direttive europee ed internazionali applicandone le Norme, si è costituito il “Movimento Federativo delle Minoranze Linguistiche” che si propone di battersi per assicurare questi diritti costituzionali sinora negati, pure previsti dall’articolo 6 della Carta repubblicana, ma sinora totalmente disattesi, pur essendo in vigore da oltre vent’anni la legge 482/99, norma attuativa dello stesso articolo 6, che ha riconosciuto nel territorio nazionale la presenza di 12 minoranze linguistiche storiche. Se compariamo i risultati raggiunti da queste minoranze in questo ventennio, – prosegue il Movimento – emergono chiaramente le gravi inadempienze che si registrano a livello centrale ma anche a livello regionale, provinciale e comunale, sull’impatto avuto dalla differenziata applicazione di questa importante legge dello Stato nelle diverse realtà minoritarie del Paese. E proprio le minoranze linguistiche storiche del Meridione risultano tra le più penalizzate da questa comparazione, non essendo ancora praticato nel sistema scolastico, pubblico e privato, l’insegnamento della lingua, della cultura e della storia delle minoranze arbëreshe, grecaniche e occitaniche, né nelle sedi regionali della Rai del Mezzogiorno ci si è dotati degli strumenti applicativi per dare finalmente cittadinanza alle lingue minoritarie nei programmi del servizio pubblico radiotelevisivo. Tali gravi inadempienze, unite agli irreversibili danni prodotti dai processi di globalizzazione, hanno finito per indebolire ulteriormente il già fragile tessuto sociale e demografico delle comunità linguistiche minoritarie di antico insediamento che risentono oggi di una pesante crisi economica che sta provocando un pauroso spopolamento delle aree interne del Mezzogiorno in cui esse sono storicamente dislocate. Tutto ciò rischia di cancellare definitivamente il loro ricco e peculiare patrimonio linguistico e culturale. Il “Movimento Federativo delle Minoranze Linguistiche” – dichiara la nota – nasce quindi per assicurare parità di diritti costituzionali a queste minoranze sinora prive di efficace tutela, facendosi carico della necessità di favorire la loro autodeterminazione in difesa di diritti loro costituzionalmente garantiti sulla carta, ma purtroppo mai effettivamente attuati, così come dall’esigenza di garantire loro una rappresentanza Istituzionale nelle diverse istanze elettive. In un momento di grave crisi delle rappresentanze con la scomparsa degli stessi partiti, anche il problema del diritto delle Minoranze ha subito un forte rovesciamento di tendenza aprendo un tema enorme sul significato del “Diritto di cittadinanza”. Il Movimento opererà secondo un “Manifesto d’intenti” e sulla base di un patto federativo che metta assieme le rappresentanze delle varie espressioni linguistiche minoritarie, a partire da quelle calabresi, sinora non efficacemente tutelate, favorendo la creazione di una rete nazionale inter-minoritaria e intra-minoritaria che metta assieme tutti quei soggetti, individuali e collegiali, che si battono per garantire una effettiva democrazia politica e linguistica a tutte le minoranze che compongono la casa comune europea che tra i suoi valori fondativi annovera proprio il rispetto sostanziale del plurilinguismo e del pluriculturalismo. Alla prima assemblea dei soci promotori – conclude la nota – che si terrà entro qualche settimana, saranno rese pubbliche tutte le notizie che riguardano i contenuti dell’iniziativa e i gruppi di coordinamento dello stesso».

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