CATANZARO Si mantengono stabili le condizioni del paziente attualmente ricoverato presso la Rianimazione dell’Ismett di Palermo in attesa di trapianto cardiaco. Il paziente era arrivato al policlinico di Germaneto con il cuore quasi fermo a causa di una miocardite, motivo per il quale veniva prontamente messo in Ecmo dai professori Andrea Bruni ed Eugenio Garofalo. In queste ore i sanitari dell’Ismett stanno verificando la compatibilità degli organi ed assistendo il paziente nell’attesa di trovare un cuore che possa restituirgli la vita.
Il paziente di 42 anni era stato trasferito a Palermo per essere sottoposto ad un intervento di trapianto del cuore.
L’uomo era stato prima ricoverato in urgenza nell’unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione, diretta dal dottor Pino Pasqua dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza, per uno scompenso cardiaco acuto.
Poi dopo essere stato stabilizzato era passato al reparto di Rianimazione del Policlinico Universitario di Catanzaro, centro di riferimento regionale Ecmo.
Proprio la collaborazione tra le due aziende ha consentito che il paziente potesse essere trasferito a Catanzaro per essere sottoposto a circolazione extra corporea prima che il suo cuore si fermasse completamente.
Al Policlinico di Catanzaro, constatata la gravità della situazione, il paziente è stato sottoposto a Ecmo in urgenza da parte dei Rianimatori dell’Ecmo team, professori Federico Longhini, Eugenio Garofalo, Andrea Bruni e dal dirigente medico Dr. Eugenio Biamonte, per vicariare le funzioni del cuore, ormai del tutto fermo.
I sanitari della rianimazione, con la collaborazione dell’emodinamica diretta dal professor Ciro Indolfi sono riusciti a stabilizzare il paziente e tenerlo in vita in rianimazione sveglio, cosciente per tre lunghi giorni con il cuore che non batteva più.
Infine la speranza di essere salvato grazie ad un trapianto del cuore. Speranza che si è materializzata alcuni giorni addietro quando il 42enne è stato trasferito all’Ismett di Palermo attraverso i mezzi del 118 accompagnato dalla dottoressa Ovidia Lavalle, dall’infermiere Daniele Commisso e dal perfusionista Francesco Villella, dove il paziente è stato accettato per essere messo in lista trapianto. Ed ora si attende il lieto fine.
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