CROTONE «Illustrissimo Presidente facente funzioni della Calabria Antonino Spirlì – scrive in una lettera il Comitato Cittadino Aeroporto di Crotone – in questi mesi non abbiamo avuto la forza neppure di scrivere comunicati stampa nonostante i tantissimi disagi che viviamo quotidianamente perché dire sempre che siamo isolati e che nessuno fa nulla ci fa sempre più apparire come chi si lamenta sempre! Ci siamo resi conto che pur rivendicando un diritto, ossia la possibilità di poterci muovere liberamente con mezzi pubblici, questa è una notizia che non fa notizia! Un dramma che non commuove più nessuno se non chi lo vive e che la politica puntualmente usa come slogan in ogni campagna elettorale! Ogni nostro grido pubblico sui disservizi e disagi viene zittito e sminuito puntualmente dai comunicati inviati dall’onorevole o dall’istituzione di turno in cui si annuncia sempre qualcosa per tranquillizzare i cittadini cercando di ridimensionare di fatto la drammaticità del nostro isolamento! Siamo delusi ed amareggiati – prosegue il Comitato – dei continui elogi rivolti alla Sacal per la sua gestione degli aeroporti calabresi. Le sue dichiarazioni rilasciate durante la conferenza stampa di presentazione del piano industriale con ennesimi annunci stratosferici da parte della Sacal con i soldi dei calabresi (i 2/3 sono soldi nostri) sono per i cittadini della fascia jonica una vera e propria offesa in quanto il nostro aeroporto non è in buone mani! Eppure, in questi mesi abbiamo provato in tutti i modi di far capire i disagi da noi vissuti proprio a lei presidente, soprattutto, quando il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone alla luce dei tanti disservizi e disagi provocati nello scalo crotonese dalla Sacal ha chiesto al Mims la revoca della convenzione! Segnalazioni accolte dal direttore generale del Mims con grave preoccupazione in quanto “attengono la salvaguardia della salute ed il benessere dei fruitori dei servizi aeroportuali” che, pertanto, da mesi sta sollecitando Enac a fare opportune verifiche ed a vigilare sullo scalo! Preferiamo uno scalo chiuso, che possa avere un futuro, ad uno scalo mal gestito il cui futuro viene seriamente compromesso ed i cittadini costantemente umiliati.
«Possibile che lei presidente Spirlì – incalza il Comitato – sia così distante dalla realtà dei cittadini? Possibile che non abbia avuto tempo in questi mesi di prendere seriamente in considerazione i nostri appelli? A volte si dice non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! La politica calabrese deve cambiare. La politica deve iniziare ad ascoltare e risolvere i nostri problemi quotidiani dei cittadini! Illustrissimo presidente Spirlì sulla fascia jonica non va tutto bene e noi non siamo in buone mani! Illustrissimo presidente Spirlì sulla fascia Jonica il trasporto pubblico è un disastro vero e proprio, e quello che ci sconforta è l’assoluto disinteresse della Regione che Lei in prima persona rappresenta. Lei non può capire – prosegue l’attacco del Comitato – cosa significa avere un gestore aeroportuale che senza le opportune e dovute verifiche presenta alla cittadinanza una compagnia aerea “FlyServus” che dopo aver venduto oltre 1.000 biglietti sparisce ed il primo gennaio, pur rimborsando i soldi, lascia tutti a terra! Lei non può capire illustrissimo presidente – continua la nota – cosa significa arrivare in aeroporto e non trovare il proprio aereo, a causa anche del sistema Ils pagato con soldi pubblici ma mai attivato, poiché costretto ad atterrare a Lamezia Terme proprio nel periodo natalizio centinaia di persone, invece, di volare e raggiungere Bergamo e Bologna in poche ore sono stati imbarcati sui pullman! Lei non può capire, illustrissimo presidente, cosa significa stare in attesa del proprio volo sotto il caldo! Lei non può capire, illustrissimo presidente, cosa significa atterrare e non avere neppure un bagno per i propri bisogni e vedere persone costrette a fare la pipì all’aperto! Lei non può capire, illustrissimo presidente, cosa significa attendere il volo in aeroporto e le scorte di acqua nei distributori automatici finiscono in piena estate e si è costretti a stare senza bere per ore. Lei non può capire, illustrissimo presidente, cosa significa cercare informazioni sull’aeroporto e non trovarle da nessuna parte ed il gestore aeroportuale non fornisce alcun supporto telefonico ai possibili fruitori! Lei non può capire, illustrissimo presidente, cosa significa stare per un portatore di handicap all’aperto sotto il sole in attesa di poter entrare nello scalo. Come fa lei presidente ad essere soddisfatto ed affermare tranquillamente che siamo in buone mane se le forze dell’ordine hanno dovuto bloccare e catturare extracomunitari che erano presenti sulla pista del nostro scalo! Il perimetro dell’aeroporto pitagorico compromesso è per lei normale anche se è rischioso per l’incolumità delle persone! Per non parlare dei tanti calabresi non sono riusciti a rientrare quest’anno perché non ci sono adeguati mezzi di trasporto pubblico ed i pochi che ci sono hanno dei prezzi proibitivi».
«La fascia jonica, illustrissimo Presidente Spirlì, è isolata anche a causa della Sacal – afferma il Comitato – che non gestisce correttamente l’unica infrastruttura sulla fascia jonica che ci può collegare al mondo in maniera comoda e veloce. Le sue parole hanno sminuito agli occhi del Ministero ciò che noi segnaliamo da tempo e, quindi, la gravità dei disservizi e dei disagi che i cittadini vivono! Lei, illustrissimo presidente, non avendo la minima idea di ciò che la Sacal stia facendo nello scalo crotonese non può parlare, quindi, a nome nostro di gestione soddisfacente! Venga sulla fascia jonica! Venga a vedere cosa significa percorrere la ss 106, viaggiare sulla littorina o mettersi su un pullman e fare ore e ore di viaggio! Noi siamo qui ad attenderla ma le ribadiamo finché non verrà non parli di buona gestione del nostro scalo e non parli a nome nostro. Noi non siamo in buone mani! Rimaniamo in attesa delle sue scuse perché per noi crotonesi partire o tornare nella nostra terra è sempre un’avventura e la Regione non sta facendo nulla in merito».
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