Ultimo aggiornamento alle 22:10
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

l’opera

“Agnelli Ribelli”, ritratto di una famiglia afghana in Calabria – VIDEO

Il corto del regista Pileggi restituisce il sapore dell’abbandono, della paura, del coraggio. Sullo sfondo, i colori di un approdo nuovo

Pubblicato il: 31/08/2021 – 8:20
di Alessia Truzzolillo
“Agnelli Ribelli”, ritratto di una famiglia afghana in Calabria – VIDEO

LAMEZIA TERME Il dolore si nasconde nel ventre. Forse è il ventre il luogo dell’anima delle donne afghane. È qui che la paura si coltiva fin da prima di venire al mondo. È qui che il dolore si annida e matura e, a volte «non ci permette di farci scoprire la vecchiaia». Se avesse un sapore il cortometraggio “Agnelli Ribelli. Lettere per l’Afghanistan”, realizzato con le testimonianze di una famiglia afghana, sarebbe certamente un sapore salato come quello del mare visto per la prima volta da vicino che urla e biancheggia come l’animo tormentato di chi è fuggito dalla propria casa. Come il sapore delle lacrime, quelle versate, quelle cacciate in gola, quelle spuntano sulle ciglia al ricordo di chi è rimasto in patria, costretto a una vita di sacrificio, a matrimoni precoci, a infanzie negate. Nel lavoro del regista Francesco Pileggi, due figlie, una madre e un padre scrivono idealmente delle lettere ad amici e parenti lontani.

Per salvaguardare chi ancora si trova in patria, sotto l’egida dei talebani, i volti e i nomi dei protagonisti non appaiono, si sentono le loro voci sullo sfondo di una Calabria che è un nuovo ventre, questa volta un rifugio, un tocco di blu cobalto e di sabbia, di antiche terre e di Mediterraneo. Si vede il vento che muove le onde, il grano e il pelo degli animali. E sul vento una famiglia si racconta. È sorprendente quanto poetiche possano essere le parole semplici, gli affetti comuni quando il cuore non ha infingimenti.C’è il cuore stretto di chi scrive all’amica che sa ormai sposa bambina, schiava di un matrimonio combinato dalla nonna. La legge non lo impone ma la tradizione è più forte. C’è il cuore impavido di chi sfida l’autorità con un coraggio che non si impara. La passione per boxe di una piccola afghana la porterà lontano. Ci sono i missili dei talebani che volano su un banchetto di nozze, sul sogno di una festa grande che si trasferisce dall’aria aperta a un rifugio sotterraneo. Ci sono i miracoli che salvano e i miracoli mancati, la paura che diventa sangue e rimane negli occhi. Ci sono popoli nati per diventare agnelli. Ma si ribellano. E il loro racconto è un dono prezioso. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

Il cortometraggio:

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x