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lettera al governatore

«Caro/a Presidente, ti aspetta un lavoraccio: ecco qualche consiglio»

Caro/a Presidente, chiunque tu sia.Siamo a meno di 30 giorni dalle elezioni al cui esito raggiungerai il primato di governare la nostra Regione (ente) e di predisporre un’adeguata cura in favore d…

Pubblicato il: 31/08/2021 – 7:05
di Ettore Jorio*
«Caro/a Presidente, ti aspetta un lavoraccio: ecco qualche consiglio»

Caro/a Presidente, chiunque tu sia.
Siamo a meno di 30 giorni dalle elezioni al cui esito raggiungerai il primato di governare la nostra Regione (ente) e di predisporre un’adeguata cura in favore di quella fisica e geo-demografica, meglio di come hanno fatto i tuoi predecessori. Tu supporrai – è facile immaginarlo – che non sarà difficile fare ciò, dal momento che la Calabria ha collezionato quasi sempre il peggio a rappresentarla. Non sarà così.

Tante le lesioni dei diritti fondamentali e le mancate sinergie istituzionali

Saranno molte le ferite da curare, le lesioni da riparare, le riforme da approvare e le scadenze da ossequiare, pena la perdita dell’occasione del Recovery plan.
Non solo. Ci sarà più di un rapporto da rigenerare, quantomeno: quello con i sindaci, abbandonati da almeno un decennio ai loro destini e condannati a non dare risposte ai loro concittadini, indebitati più o meno direttamente sino all’osso; quello con gli operatori sanitari, ai quali dovere dare certezze e gli aiuti necessari per coprire i pericolosissimi vuoti di organico (di circa 5.000 unità), spesso causa di pratiche involontariamente omicidiarie; quello con le imprese, molte delle quali chiuse per disperazione e tante impossibili a definirsi più tali: quello con le professioni e gli artigiani che, stante la desertificazione e la debolezza del mercato, sono sempre più a corto di istanze vitali per il prosieguo delle rispettive attività.

Il bilancio è fondamentale ed è difficile ripararne i guasti

E ancora. Ci saranno da idealizzare, prima, e da concretizzare, dopo, nuove politiche di bilancio e di rivisitazione, per quanto possibile, del sistema tributario e tariffario, in linea – ovviamente a Costituzione vigente e a mancata diversa apposita attuazione del regionalismo differenziato – con i principi fondamentali fissati dallo Stato nell’esercizio dell’attuale legislazione concorrente. Una esigenza ineludibile in considerazione del bilancio complessivo regionale, già nei guai e in parte impegnato per decenni con tendenza alla crescita in tal senso, solo che si vogliano fare cose concrete (e non facili chiacchiere!) per ripianare il deficit patrimoniale della sanità che naviga verosimilmente in progress verso i tre miliardi di euro. A tal proposito, dovrai intraprendere un’azione di alto spessore politico con il Governo, perché lo stesso si impegni a gratificare la Calabria con la disponibilità di risorse perequative vincolate, da individuarsi a mente dell’art. 119, comma 5, Cost., delle quali usufruire anche mediante un accollo in capo allo stesso almeno decennale. Il tutto da perfezionarsi mediante una specifica anticipazione di liquidità ad hoc a carico della Regione, però, dell’undicesimo anno in poi. Strumentale a ciò sarebbe, a proposito anche della necessità di rendicontazione del debito attualizzato, il ricorso all’occasione straordinaria giuridico-economica offerta dall’approvazione dell’art. 1, comma 842, della legge di bilancio per il 2021, incoscientemente dimenticato sino ad oggi nel cassetto.
Tutto ciò nell’ottica che avrai da affrontare la grande sfida della sostenibilità del bilancio del bilancio regionale, ordinario e consolidato, condizionato dall’entrate fiscali e tariffarie, in concomitanza delle avverse dinamiche demografiche, che in Calabria assumono dimensioni preoccupanti, e di povertà sensibilmente incrementata a causa di un Covid, che difficilmente mollerà la sua presa a breve.

Metti a disposizione tutta la tua capacità politica

Caro/a Presidente quanto appena suggerito impegnerà tutta la tua capacità politico-istituzionale nell’esercitare la necessaria leale collaborazione con l’Esecutivo per ottenere quanto necessario, concordando: da una parte, un fattivo contributo della Regione nell’esercitare rigore fiscale funzionale ad incidere anche nella lotta alla ‘ndrangheta e al diffuso riciclaggio praticato in questa sfortunata terra; dall’altra, il massimo delle disponibilità finanziarie per praticare nella legislatura una significativa generosità costruttiva in favore dei reali bisognosi che affollano la Calabria.

Una spending review più che inevitabile e la macchina da togliere (finalmente) dal garage

Non potrai, altresì, non sottodimensionare la spesa pubblica e non predisporre progetti di risanamento, facendo emergere, tra l’altro tutte le nefandezze celate nei bilanci di alcune partecipate in senso lato, dimostrando così concretamente la tua capacità di materializzare l’unica spending review praticata nel Paese.
Per ultimo, ma certamente non per importanza, nella logica delle sfide poste dalla transizione verde e digitale (invero in condizioni rudimentali alle nostre latitudini), si renderà indispensabile individuare risorse umane eccellenti e finanziarie adeguate al fine di ossequiare puntualmente gli adempimenti dettati dal Pnrr.
Una occasione, questa, per rigenerare il patrimonio infrastrutturale senza il quale ci sarebbe il nulla nonché riservare (e sarebbe la prima volta in assoluto in gran parte del Paese) immediati interventi di manutenzione straordinaria a salvaguardia di quel decadentismo che affligge l’intero patrimonio pubblico, altrimenti impeditivo di creare una Calabria che diventi «la scelta» di vita e di meta per tanti, italiani e non.

La sanità: tanta improvvisazione e troppo spazio alle incompetenze

Presidente, non ho dimenticato la sanità e il sociale come momento erogativo dei Lea del quale ti scriverò più in là, discernendo anche su quelle che saranno probabilmente le nuove procedure selettive che invero propongo da oltre dieci anni ovunque e con seccante ripetitività. Queste imporranno, così come insediate nella bozza del DL Concorrenza, procedure trasparenti, eque e non discriminatorie, sia nella sanità che verosimilmente nel sociale (ove il 93% è affidato senza alcuna gara, ad imitazione della sanità che in Calabria fa di peggio!!!!). Saranno definite a fronte di avvisi pubblici che contengano rigidi «criteri oggettivi di selezione» per individuare i contraenti privati erogatori per conto del Ssr, preventivamente accreditati.
Insomma, la cuccagna della prorogatio in tutti i sensi, garantita da un certo management regionale in tema di rinnovo tacito (!) dell’accreditamento, è davvero finita. In proposito dovrai trovare strumenti che risanino correttamente l’esistente, di non facile individuazione.
Solo tre suggerimenti al riguardo del tema in generale: 1) ascolta soprattutto gli operatori sanitari, specie quelli che sono in «difficile e spesso impossibile servizio» da erogare ai cittadini; 2) stai attento a non ascoltare i soliti che hanno fatto della sanità una riserva di caccia privata;. 3) evita chi è stato per anni parte integrante di quel del sistema della salute che ha fatto strage, peggio di come fece Erode, a cominciare dalla revisione costituzionale del 2001.
Il tema della salute, opportunamente integrato, studialo e curalo come se a doverne goderne sia sempre un tuo figlio!

*Unical

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